“La disciplina dei colori” di Francesco Scrima: un’opera che sa incantare, scuotere e ispirare

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La disciplina dei colori di Francesco Scrima è una delle più affascinanti e potenti favole del XXI secolo. Il romanzo, con la sua trama delicata e potente, ci trasporta in un mondo ricco di simbolismi e riflessioni profonde sulla natura umana, il dolore e la redenzione.

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Il protagonista, Ugo, detto Ugone, è un trentenne che vive una solitaria e silenziosa esistenza, intrappolato in un corpo imponente che si scontra con la sua mente ingenua e candida. Ugone si muove nel mondo con l’innocenza di un dodicenne, osservando gli altri attraverso una lente unica: i colori. Ogni persona che incontra, infatti, è identificata da lui tramite un “colore”, un tratto distintivo che il suo sviluppato olfatto associa agli odori, creando un sistema personale di catalogazione che sembra esprimere una verità assoluta sull’individualità di ciascuno.

Questa strana percezione sensoriale diventa la chiave di lettura della sua esistenza, ma anche un modo per Ugo di relazionarsi con il mondo, che, purtroppo, spesso lo respinge o lo ignora. La sua vita, tuttavia, cambia drasticamente quando una giovane prostituta nigeriana, brutalmente picchiata e ricoverata nel reparto di Neuropsichiatria dell’ospedale Civico di Palermo, entra nella sua routine quotidiana. La sua presenza diventa il catalizzatore di una serie di eventi che portano Ugone verso un incontro con il dolore, la compassione e, infine, la possibilità di riscatto.

Scrima, con uno stile narrativo raffinato e penetrante, costruisce un mondo che si muove tra il concreto e l’onirico, in cui il tema del bene e del male si intreccia in una danza che sembra sfidare le leggi della realtà. Ugone è un eroe tragico e al contempo puro, la cui innocenza e bontà di cuore lo rendono una figura di riscatto, come uno dei personaggi di Dostoevskij (L’idiota) dei nostri giorni. La sua vita si trasforma in una ricerca di verità e di bellezza che lo porta a confrontarsi con la violenza e l’oscurità, ma sempre con un inarrestabile desiderio di salvezza.

Il romanzo non è solo la storia di una persona, ma la metafora di una società che, pur essendo segnata dalla crudeltà e dalla malvagità, ha ancora la possibilità di riscattarsi attraverso atti di generosità, di amore e di poesia. Scrima, infatti, ci regala una fiaba moderna in cui i buoni sentimenti e le azioni generose, pur nel contesto di un mondo frantumato, hanno la meglio sul male. Questo è un messaggio di speranza, un invito a credere nella potenza della bontà, nonostante tutto.

La disciplina dei colori è dunque un’opera che sa incantare, scuotere e ispirare. Con una scrittura che cattura e avvolge, Francesco Scrima ci offre una riflessione profonda sulla vita, sulle sue difficoltà e sulla possibilità di un riscatto, in cui la bellezza e la generosità riescono a vincere, anche quando sembrano essere destinate a soccombere. Una delle storie più toccanti e autentiche degli ultimi anni, capace di far riflettere sul nostro rapporto con il prossimo, con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

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