Il global bet politico: Mr X 

0

Musk nell’amministrazione Trump pare diventerà il capo del Dipartimento per l’efficienza governativa, un titolo che sta in mezzo tra 1984 di Orwell e Lord Fenner di Star Wars

Una volta gli allibratori raccoglievano scommesse sui cavalli, oggi il gioco dell’azzardo è su tutto, dalla vittoria di Sinner a quella di Ranieri alla sua prima partita di campionato, se Zelensky si mangia la colomba o se la Schlein vince un’elezione. Un tempo si “giocava” in borsa, più che un investimento era proprio un gioco, come puntare su una serie di numeri al Casinò di Sanremo.

Banner Rag Giuseppe Pannullo

Sembra a proposito di Sanremo che chi scommise sulla vittoria dei Jalisse ora sia milionario. Ma quando il gioco delle scommesse incrocia la politica, o peggio la geopolitica, si può creare uno tsunami. È quello che è accaduto per la vittoria di Trump in America. Elon Musk ha scommesso 200 mln di dollari sul Tycoon di New York, ed ha ritirato in pochi giorni una vincita pari a 45 mld di dollari dalla crescita di valore dei suoi titoli. Cosa ci dice questo? Molto semplice, la politica davanti all’economia, soprattutto globale, conta quanto il due di coppe con briscola a denari.

Musk nell’amministrazione Trump pare diventerà il capo del Dipartimento per l’efficienza governativa, un titolo che sta in mezzo tra 1984 di Orwell e Lord Fenner di Star Wars. È chiaro che il concetto di politica, nazioni, ossia l’insieme di un popolo ed un territorio, democrazia diventano di colpo obsoleti. Il cittadino diventa da soggetto a suddito di un’enorme slot machine con il jackpot, quello che ha incassato Mr. X. 

Così è se vi pare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *