VERONA – Il Vinitaly, giunto alla 55esima edizione, è una festa dentro e fuori la fiera dove sono presenti ben 4mila aziende provenienti da tutta Italia e da più di 30 nazioni e un contingente record che supera i 1000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati. Una kermesse del vino di grande successo che oltrepassa le pareti dei grandi padiglioni espositivi e che sin dal primo pomeriggio coinvolge la città di Verona e anche alcune località limitrofe con appuntamenti “fuori salone”.
Le grandi cantine si contendono i palazzi più rappresentativi della città, come Piccini 1882 che ha richiamato clienti, giornalisti, top buyer in una serata nell’imponente Palazzo della Gran Guardia che delimita piazza Bra. Piccini è una azienda Toscana a gestione familiare, giunta alla quinta edizione. A dirigerla è Mario Piccini.
Protagonista nel fuori salone anche l’azienda Firriato che ha scelto di accogliere clienti, opinion leader e stampa in uno dei palazzi più belli e ricchi di storia della città veneta Palazzo Verità Poeta. I saloni del palazzo hanno ospitato un viaggio nelle tante identità e specializzazioni produttive che Firriato ha saputo interpretare valorizzando i suoi terroir. “Il vino crea emozioni che sanno diventare anche memoria. “Vogliamo che questo nostro incontro veronese resti nel cuore e nella mente dei nostri ospiti”, ha detto Federico Lombardo di Monte Iato, COO di Firriato.
Sono state create tra il piano nobile e il giardino del Palazzo ben otto isole di degustazione dedicate ai territori siciliani. L’Etna ha svolto un ruolo da protagonista con tre postazioni dedicate di cui due con il rosso prefillossera Etna doc, il Signum Aetnae riserva e in anteprima assoluta, il metodo classico Gaudensius Riserva Vintage 2012. Il percorso degustativo ha visto condensare insieme la Sicilia occidentale e orientale con i due chef di Baglio Soria e di Cavanera Etnea rispettivamente Andrea Macca del ristorante Santagostino e Vincenzo Pedone de La Riserva Bistrot. Agli ospiti hanno riservato un show cooking. Immancabile il cannolo siciliano proposto dall’azienda ragusana Bubalus e accompagnato da un calice di L’Ecrù o da un passito di Firriato.
Nella città scaligera protagonista anche l’azienda Signorvino da enoteca, pluripresente nel centro della città, a grande piattaforma per la commercializzazione del vino che ha scelto il Palazzo della Gran Guardia per accogliere gli ospiti all’apertura della kermesse del vino.
La regione Calabria ha invece animato con stand, master class e musica la piazza ai piedi della Torre dei Lamberti regalando, al fuori salone, un’atmosfera unica.
Vincenzo Lombardo