Forza Italia candida Francesco Cascio sindaco di Palermo. Le numerose fibrillazioni all’interno dei berlusconiani con riunioni ad alta tensione hanno indotto Gianfranco Miccichè a rivisitare la propria strategia per il candidato sindaco a Palermo con un occhio rivolto alle prossime regionali che, comunque, dovrebbero vederlo in prima linea.
“A pochi messi dalle elezioni amministrative di Palermo e altre città importanti come Messina – afferma Gabriella Giammanco, portavoce azzurra in Sicilia e vice presidente del gruppo forzista al Senato – è surreale constatare che c’è chi lavora contro anziché a favore. Siamo il primo partito per numero di consensi e di amministratori locali e invece di perderci nell’esercizio sterile di polemiche e recriminazioni senza fine dovremmo lavorare per l’unità e per mantenere la nostra leadership”. “La riunione di ieri all’Ars è stata molto partecipata. Il nostro coordinatore, Gianfranco Miccichè, ha messo sul tavolo per la corsa a sindaco di Palermo un nome prestigioso come quello di Francesco Cascio. Durante la settimana verrà chiuso il cerchio e le liste sono già in corso di definizione. Non c’è più tempo da perdere. L’incontro e’ servito a fare il punto della situazione non solo sulle elezioni amministrative ma anche sulle prossime regionali. I nostri capigruppo a Palazzo dei Normanni e a Palazzo delle Aquile assieme a deputati regionali, consiglieri comunali e coordinatori locali hanno convenuto sul fatto che bisognerà lavorare affinché il centro-destra corra unito con un candidato presidente condiviso e vincente. Forza Italia avanzerà le sue proposte, com’e’ giusto che sia per un partito che sotto la guida di Miccichè in questi anni ha visto crescere consensi e amministratori locali”– conclude Giammanco.
“Francesco Cascio è il profilo ideale del candidato sindaco di Palermo, per vincere le elezioni. Lo ha proposto alla senatrice Licia Ronzulli, durante la riunione di sabato, Gianfranco Miccichè, dopo avere fatto un lavoro di sintesi con i parlamentari regionali, nazionali, la classe dirigente palermitana e avere ascoltato le varie sensibilità del partito” – dichiara Andrea Mineo, segretario cittadino di Forza Italia a Palermo e responsabile regionale del movimento giovanile -.
“Cascio è un amministratore competente, con un corposo curriculum e un’esperienza trentennale nelle istituzioni – sottolinea Mineo -. Il suo nome è l’ennesima intuizione vincente di Miccichè, da proporre al tavolo della coalizione e va nella direzione auspicata da tutti noi, di un esponente del partito con un curriculum importante, in condizione di fare sintesi”. “È vero – aggiunge il segretario azzurro – che il senatore Schifani aveva insistito perché il candidato della coalizione alle prossime amministrative fosse espressione di Forza Italia, ma ieri l’ex presidente del Senato è arrivato al tavolo con altri nomi, mai presi in considerazione perché poco popolari e sui quali non ci sarebbe mai stata la convergenza degli altri alleati della coalizione”. “La riunione, convocata all’ultimo solo a causa dei tanti impegni di rilievo nazionale della vice presidente di FI – aggiunge – è stato un importante momento di confronto sul grande lavoro svolto durante questa legislatura e vi hanno partecipato parlamentari regionali, nazionali e amministratori locali: nel corso della discussione abbiamo potuto presentare alla senatrice Ronzulli un partito in salute, che conta 15 deputati regionali e mille amministratori locali”. “Forza Italia è coesa, compatta e forte, grazie al lavoro che il nostro coordinatore Miccichè ha fatto in questi anni. Da sempre è un partito con diverse sensibilità, ma dire che non c’è collegialità è quantomeno ingeneroso e talvolta surreale. Perché Miccichè, mutuando il metodo di Berlusconi, ha sempre ascoltato tutti e trovato una sintesi: se il partito rappresenta la maggioranza relativa della coalizione di centrodestra lo si deve al lavoro di squadra ma soprattutto allo sforzo costante del nostro coordinatore regionale”. “Negli anni c’è stato un importante ricambio della classe dirigente del partito: sono andati via solo i guastatori, i cambiacasacca, gente che lavorava solo per il proprio tornaconto. Al contrario, è entrata nel partito solo gente ci ha fatto crescere in quantità e soprattutto in qualità. Non è il momento delle polemiche, bisogna ritrovare l’unità”, conclude Mineo.
“Leggiamo con vivo rammarico di alcune polemiche all’interno del partito di Forza Italia -dichiara il capogruppo di Forza Italia al Comune di Palermo Giulio Tantillo – che certamente non fanno bene a nessuno. Siamo in una fase molto delicata per il futuro politico della Sicilia e delle città di Palermo e Messina. Forza Italia è il primo partito del centrodestra e in questi ultimi anni è cresciuto molto. Il lavoro portato avanti dal coordinatore regionale Gianfranco Miccichè, dagli assessori, dai deputati regionali e dagli amministratori locali ha fatto raccogliere consensi e aggregazioni. Sabato si è tenuta una riunione alla presenza della Senatrice Ronzulli, durata oltre quattro ore, nella quale si sono discussi argomenti politici di interesse regionale e della città di Palermo. Dopo un ampio dibattito Forza Italia ha espresso, all’unanimità dei presenti, la candidatura di Francesco Cascio alla carica di Sindaco di Palermo da sottoporre agli alleati di centrodestra che da mesi hanno indicato un proprio nome. Riteniamo indispensabile, per l’unità del partito e per non disperdere quanto è stato costruito in questi anni, un dialogo unitario e costruttivo”.
I Seniores di Forza Italia di Sicilia in una nota scrivono: “Sistematicamente qualche frangia del partito tenta di sferrare attacchi al coordinatore regionale Gianfranco Miccichè con motivazioni risibili e inconcludenti. Gli stessi che chiedono collegialità poi disertano gli incontri politici collegiali”. “Questo ormai periodico attacco strumentale a Miccichè – scrive il coordinatore regionale Salvatore Sparacino – è diventata, come già detto in altre occasioni, ormai monotona e fastidiosa, oltre ad essere controproducente per tutti perché danneggia il partito siciliano che grazie a Miccichè è risalito a numeri importanti dopo il tragico periodo delle percentuali dello zero virgola. Non è il momento – aggiunge – di riproporre polemiche sterili alla vigilia di importanti competizioni elettorali, ma in un momento così delicato e importante, occorre un forte e chiaro richiamo all’unità di tutti a cominciare da chi, dentro Forza Italia, ricopre importanti ruoli politici e di governo della Sicilia. Chiedere collegialità nelle decisioni e poi non presentarsi agli incontri di partito la dice lunga sulla bontà di queste tesi sostenute da qualcuno. I Seniores di Sicilia – conclude Sparacino – ribadiscono di sostenere convintamente e fortemente l’operato e l’impegno di Gianfranco Miccichè per rafforzare ulteriormente la crescita di Forza Italia in Sicilia”.
“Forza Italia sin dalla sua nascita ha dimostrato di essere un partito aperto al confronto – sottolinea afferma la deputata regionale e coordinatrice di Forza Italia per la provincia di Messina, Bernardette Grasso – offrendo a tutti i suoi iscritti la possibilità di esprimere la propria opinione, qualunque essa sia. Questo perché siamo un partito in cui il dialogo è alla base della pianificazione politica. È quello che è successo ieri, durante l’incontro a Palazzo dei Normanni, alla presenza del nostro coordinatore regionale, Gianfranco Micciché, dei tanti amministratori locali, della deputazione locale, nazionale e della senatrice Licia Ronzulli, responsabile nazionale per Forza Italia dei rapporti con gli alleati. Per le prossime scadenze elettorali in Sicilia, sotto la guida del nostro Coordinatore regionale, puntiamo a costruire un centrodestra unito, in cui ognuno faccia la propria parte”.
“Rimango sbigottito leggendo alcune dichiarazioni di esponenti del mio partito che rimproverano il nostro coordinatore regionale Gianfranco Miccichè di essersi macchiato di chissà quali crimini politici”. Lo scrive in una nota il commissario provinciale Luigi Vallone che aggiunge: “Ricordo a chi ha memoria corta che il gruppo di Forza Italia all’ARS è maggiore rispetto all’inizio della legislatura e a fronte di qualche uscita sono approdati nel partito in Sicilia numerosissimi amministratori locali, sindaci, assessori, consiglieri comunali e di circoscrizione. Amici che stanno sul territorio a contatto con gli elettori. Sono certo che senza la guida di Miccichè il partito sarebbe spostato decisamente a destra a fare da stampella ad altri partiti. Probabilmente alcuni vorrebbero che Forza Italia ritornasse al passato quando con altra guida ci si specchiava con numeri da prefisso telefonico. Grazie all’acume politico di Miccichè il partito in Sicilia ha riconquistato posizioni di prestigio posizionandosi tra le regioni migliori d’Italia in fatto di consensi. Evidentemente questo dato incontrovertibile a qualcuno non aggrada. Leggendo i resoconti dell’incontro di ieri sembrerebbe – prosegue Vallone – che la proposta di candidare a sindaco di Palermo Francesco Cascio sia stata fatta come primogenitura dal senatore Schifani. Anche qui bisognerebbe fare uno sforzo mentale o una semplice ricerca per appurare che fu proprio Miccichè a fare il nome di Cascio, qualche mese fa, proposta ribadita qualche settimana dopo al convegno di Forza Italia a Mazara del Vallo. Infine – conclude Vallone – gli assenti hanno sempre torto. Chiedono collegialità e poi disertano gli incontri ufficiali oppure, da parte di qualche parlamentare e qualche assessore c’è solo voglia di mettere benzina sul fuoco delle polemiche, sterili, ma che potrebbero servire solo per proprio tornaconto a discapito del partito?”