Al via i lavori per il restauro della Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Marsala dove troverà sede il “Museo diocesano degli Arazzi”

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Al via i lavori per il restauro della Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Marsala dove troverà sede il “Museo diocesano degli Arazzi e del patrimonio tessile antico”. I lavori, consegnati oggi, saranno realizzati dalla A.T.I. COSER S.r.l. e D’Alberti Costruzioni per un importo complessivo di 1.837.999,55 euro. Il nuovo allestimento museale accoglierà gli otto preziosi arazzi fiamminghi per i quali si è appena concluso, presso l’Oratorio dei Bianchi di Palermo, il restauro, curato dall’assessorato regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani in collaborazione con la Soprintendenza di Palermo.

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“L’avvio dei lavori per la realizzazione del Museo degli Arazzi – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un’iniziativa sulla quale il governo Musumeci ha molto puntato, per rafforzare l’offerta culturale. Gli arazzi, donati alla Chiesa Madre di Marsala da monsignor Antonino Lombardo, sono infatti un prezioso patrimonio tessile e storico che merita una collocazione adeguata per farne apprezzare la bellezza e l’imponenza. La realizzazione di un Museo, studiato proprio per ospitare i preziosi arazzi, definisce un percorso di valorizzazione del centro storico di Marsala e si inserisce, completandolo, nel circuito delle esposizioni dedicate ai materiali tessili della Sicilia occidentale, quali il Museo delle trame del Mediterraneo di Gibellina ed il Museo delle arti applicate di Erice”.

E da oggi, gli otto arazzi saranno custoditi proprio a Marsala a cura della stessa chiesa Madre, in attesa che, a lavori ultimati, possano essere esposti e ammirati da tutti.

Il progetto per il nuovo allestimento del Museo degli Arazzi, redatto dall’Arch. Luigi Biondo, dal geom. Giovanni Garofalo e dalla Dott.ssa Eleonora Romano con RUP l’arch. Roberto Monticciolo, prevede il completamento del restauro dei locali e l’allestimento della sala.

Le scelte progettuali sono state orientate da alcune esigenze importanti: accogliere gli arazzi in ambienti con un trattamento dell’aria ed una stabilizzazione della temperatura e dell’umidità tali da evitare il deterioramento delle opere, consentire una lettura unitaria del racconto espresso nelle scene raffigurate negli arazzi, garantire la percorribilità e la visita della struttura anche ai disabili, in sicurezza.

“Il nuovo allestimento museale – aggiunge l’arch. Luigi Biondo – risponde all’esigenza di offrire uno spazio unico sullo stesso livello che consenta una lettura unitaria del racconto espresso nelle scene raffigurate negli arazzi. La nuova struttura permetterà, inoltre, di completare il circuito di visita del centro storico di Marsala dove sono presenti altri luoghi importanti di riferimento, quali il Complesso monumentale di San Pietro, la Chiesa Madre e la Chiesa del Purgatorio, già restaurati e restituiti alla fruizione”.

Gli otto arazzi fiamminghi che compongono la collezione di Marsala rappresentano un raro e pregevole esempio di arte tessile e pittorica della cultura europea del XVI secolo. Sin dal 1589 appartengono al patrimonio della chiesa Madre di Marsala alla quale furono lasciati per testamento da Mons. Antonino Lombardo, già canonico della cattedrale di Mazara e arciprete di Marsala, cui erano stati donati dalla Corte spagnola.

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