Virgilio Sieni torna a Palermo con “Le officine del Gesto”: a Palazzo Abatellis dall’8 settembre
Virgilio Sieni – danzatore e coreografo italiano noto in ambito internazionale per la sua ricerca sull’idea del corpo come luogo di accoglienza delle diversità e spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto – torna a Palermo per un Laboratorio che si svolgerà a partire dall’8 settembre per la durata di una settimana.
Il laboratorio si svilupperà come una sorta di officina creativa in cui i performer, uomini e donne senza particolari conoscenze nella danza, parteciperanno a diversi momenti: incontri sotto forma di lezione, percorsi creativi in forma di laboratorio e performance. Il progetto di Sieni, che si propone come un percorso di approccio e trasmissione simile a quello delle storiche officine d’arte del Rinascimento, abbina il gesto all’incontro con le opere d’arte, a partire dall’Annunciata di Antonello da Messina e dalle sculture femminili che abitano le stanze dedicate a Laurana e Gagini.
“Ospitiamo un progetto innovativo – sottolinea l’assessore regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che punta a elaborare modi nuovi per esaltare la funzione del luogo in relazione alla città e alla risonanza che ha sulle opere d’arte. La ricerca di nuovi percorsi esperienziali e canoni linguistici intimamente legati alla realtà e alla conoscenza del museo sono un approccio nuovo all’arte che esalta un personale legame con il luogo. Il laboratorio di Sieni diventa quasi un processo di iniziazione che, attraverso un intricato reticolo, mette in relazione opere d’arte e memoria, città e comunità, cercando connessioni tra gesto ed espressione artistica, tra il pensiero contemporaneo e l’opera tramandata, a partire dalla qualità del luogo che ospita”.
“Virgilio Sieni torna a Palazzo Abatellis con un nuovo progetto sul tema del gesto nello spazio – dice la direttrice della Galleria di Palazzo Abatellis, Evelina De Castro – da osservare e studiare per giungere alla comprensione profonda e totale dell’opera d’arte di ogni tempo, darne nuove chiavi di interpretazione e far vivere un’esperienza emotiva individuale e soggettiva ai partecipanti. La qualità degli innesti innovativi operati da Carlo Scarpa nel restauro – precisa la direttrice De Castro – scatena una narrazione che tende in ogni articolazione all’assorbimento di gesti che, dalle opere trasmigrano nello spazio e da questo alla luce. Le modulazioni cromatiche sugli sfondi e gli innesti architettonici rappresentano fonti sorgive e forme d’iniziazione alle opere esposte”.
Officine del gesto è un progetto ideato da Virgilio Sieni per Palazzo Abatellis sul senso di frequentazione e sui modi di abitare e convivere con i beni culturali. La Galleria Regionale della Sicilia, che ha sede a Palazzo Abatellis, rappresenta un luogo simbolico già frequentato negli ultimi anni da Sieni, al quale l’artista ama riferirsi per sviluppare riflessioni e intuizioni sulla dislocazione degli spazi in relazione alle opere e su come questi siano predisposti, invitando il visitatore a partecipare ad un viaggio prospettico di richiami coloristici e di luce. Si articola in tre azioni [ANNUNCIATA | LEZIONE SUL GESTO; CANTI PALERMITANI | IL SUONO DI UNA MANO] che si svolgeranno in diversi luoghi di Palazzo Abatellis con l’intento di dar vita a un’officina creativa, ovvero a uno spazio cittadino in cui riconoscere il valore delle opere d’arte come patrimonio pubblico dal quale partire per inoltrarsi attraverso percorsi di attenzione e trasmissione per la costruzione di una comunità del gesto.
“Il museo, i luoghi d’arte, i palazzi storici e le architetture rappresentano, soprattutto in questo momento storico – dice Virgilio Sieni – i contesti dove promuovere e sviluppare processi artistici condivisi con i cittadini, stabilendo un nuovo equilibrio fondato sulla conoscenza, la ricerca e il senso di appartenenza. Ogni azione del Progetto è pensata per creare un sistema di relazioni e risonanze tra luoghi d’arte e cura del corpo, tra il senso della polis e la democrazia del corpo, i dettagli del paesaggio e la frequentazione rinnovata dei luoghi”.