“Sogno e son desto”: Un tributo d’applausi per il poliedrico Massimo Ranieri a Finale di Pollina

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Un tributo d’applausi per il poliedrico Massimo Ranieri che con “Perdere l’amore” ha mandato in visibilio il pubblico del teatro parco urbano di Finale di Pollina accorso per assistere al suo recital “Sogno e son desto”.

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Un’ora e trenta di spettacolo con canzoni, brevi monologhi in omaggio ai grandi del teatro italiano e al suo maestro Giorgio Strehler, così lo ha definito leggendo il sonetto 75.

Cambi di giacche e di cappelli per entrare nei personaggi come il frac di Totò, il principe della risata Antonio De Curtis, di cui ne ha imitato le movenze e i passi, sino a restare sul palco in camicia bianca e due grandi bretelle. Qui è stato uno show tra recite e brani di successo: “Se bruciasse la città”, Erba di casa mia, “Pigliati ‘na pastiglia” in omaggio a un grande della canzone napoletana Renato Carosone. E, anche di piccole gag con i gruppo di musicisti che lo accompagnano in questa tournée. “Mi devi dare dieci euro che ti ho prestato” dice il pianista. Risposta del batterista, “ne devi dare tu dieci a me”. Ranieri quindi chiama un tecnico: hai dieci euro?. Risposta “si” ecco, quindi glieli presta. Poi lui ridà al musicista e resta senza un euro. Qui la battuta: “mi hanno detto che le banche fanno sempre così e poi alla fine noi restiamo a secco!”

Piccoli momenti di riflessione. Bella ed emozionante l’apertura del concerto dedicata ai ricercatori e ai sanitari che in quest’ultimo anno si sono spesi nella lotta contro il Covid-19. “Finalmente ci riusciamo a guardare negli occhi. Da quando ci siamo incamminati in questo tunnel, contro la nostra volontà, finalmente abbiamo visto una piccola luce: era il vaccino (pausa)… Io sono vaccinato.

Un appello celato alla vaccinazione per tornare alla piena libertà di un tempo. “Sogno e son desto” è stato scritto dallo stesso Ranieri con Gualtiero Peirce ed è dedicato non ai vincitori e agli eroi ma agli ultimi e ai sognatori: gli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele o del teatro di Eduardo De Filippo e Nino Taranto.

Soddisfatto il sindaco di Pollina, Pietro Musotto, che con Ranieri chiude la rosa dei grandi nomi del cartellone Estate Pollinese.

“Siamo stati felici di poter ospitare Massimo Ranieri a conclusione di un programma che ha visto la presenza di diversi artisti per un cartellone che abbiamo voluto, in un momento così delicato, puntando su cultura, spettacolo e musica per rilanciare il nostro territorio”.

Vincenzo Lombardo

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