Il ritratto dell’imperatore Augusto torna a Centuripe dopo 83 anni

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Dopo 83 anni, il ritratto marmoreo dell’imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto torna a Centuripe. Il rientro del “più bel ritratto dell’imperatore mai rinvenuto in Sicilia” sarà celebrato sabato 28 agosto alle 18, con una cerimonia ufficiale al museo archeologico regionale Centuripino alla presenza dell’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà. Saranno presenti la Dirigente Generale del Dipartimento BB.CC. Mariella Antinoro, il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, Gioconda Lamagna, il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro Villa Tellaro e Akrai, Carlo Staffile, e il sindaco di Centuripe Salvatore La Spina.

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Il ritorno dell’opera – che per molti anni è stata custodita nei depositi del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa – fortemente voluto dal sindaco di Centuripe Salvatore La Spina e dall’Assessore Alberto Samonà, è frutto di un’intensa collaborazione tra il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, tra le cui competenze rientra il Museo archeologico di Centuripe, e il Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro Villa Tellaro e Akrai, all’interno della cui gestione rientra il Museo “Paolo Orsi”.
Grazie all’accordo sottoscritto, insieme all’importante ritratto verrà trasferita a Centuripe, per una durata di cinque anni, anche l’intera collezione “centuripina” che comprende altri due straordinari ritratti di Germanico e Druso Minore, oltre a importanti vasi e diverse opere fittili. Un modo far conoscere l’offerta culturale del “Paolo Orsi” anche al di fuori della sede museale aretusea, creando i presupposti per un museo diffuso che possa far dialogare territori diversi.

La Testa di Augusto fu rinvenuta proprio a Centuripe il 30 aprile 1938, nel pieno delle celebrazioni del bimillenario augusteo, da uno degli operai intenti a scavare il cavo di fondazione di uno dei quattro piloni destinati a sorreggere un tratto di strada. Il ritratto è scolpito sullo stesso modello di quello della statua di Augusto che è stata rinvenuta nella villa della moglie Livia a Prima Porta, e che oggi può essere ammirata nei Musei Vaticani.

Il rientro del Ritratto di Augusto e degli altri reperti a Centuripe e l’esposizione nel loro contesto originario – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è espressione della visione del Governo regionale che mira a valorizzare i territori della Sicilia, restituendo una narrazione che valorizzi la storia e l’identità dei luoghi attraverso la cultura. É anche un bell’esempio di collaborazione tra i Parchi archeologici di Catania e Siracusa, volta a creare i presupposti per la nascita di un’offerta omogenea e di un museo diffuso, in grado di far dialogare luoghi diversi nel nome di una nuova strategia di promozione dei beni culturali. Oggi realizziamo un triplice obiettivo: ”Una festa per Centuripe e la sua comunità, la nascita del “grande Paolo Orsi”, quel museo diffuso in grado di potenziarne l’offerta culturale, e un’intesa tra parchi archeologici nel nome della Cultura”.

Il ritratto di Augusto era già tornato a Centuripe per un breve periodo nel settembre del 2011 facendo registrare una notevole presenza di visitatori presso il Museo Regionale.

Il Laboratorio Centuripe – afferma Carlo Staffile, Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai – è il primo esempio del nostro Parco Archeologico, di cui il prestigioso museo “Paolo Orsi” fa parte, di offrire ai musei archeologici siciliani il prestito a lunga scadenza di una collezione archeologica ad oggi non esposta nelle sale del museo aretuseo. Un’intera collezione, e non il singolo reperto, significa trasferire il senso di una storia e di una cultura materiale venuta alla luce grazie all’opera di grandi archeologi, significa cambiare la narrazione di un paese attraverso il trasferimento di un pezzo di museo in altro museo. Non uno smembramento, dunque, ma una restituzione, in cui il valore e la storia del territorio di riferimento diventano occasione di riscoperta per la cittadinanza delle proprie radici e, per i visitatori, l’opportunità di scoprire un nuovo itinerario turistico-culturale”.

Con l’arrivo di questa importante collezione, il Museo Archeologico di Centuripe si arricchisce e completa un’imponente raccolta proveniente esclusivamente da scavi locali.

Per Gioconda Lamagna, Direttrice del Parco Archeologico di Catania e della Valle dell’Aci “l’arrivo dei tre ritratti arricchirà l’esposizione che, a buon diritto può essere definita il fulcro del Museo, costituita dal complesso proveniente dal vicino edificio di età imperiale tradizionalmente detto degli Augustales. Imponenti statue marmoree, teste-ritratto, iscrizioni onorarie in latino, che destano grande impressione anche per l’allestimento, di grande effetto scenografico; ad essi si aggiungeranno i tre ritratti del “Paolo Orsi”, con il duplice risultato di ricostituire il contesto di provenienza e di arricchire il già cospicuo patrimonio di storia e arte del Museo di Centuripe. Sarà insomma un’occasione per riaccendere i riflettori sull’importantissimo patrimonio archeologico della città e rilanciare l’immagine del museo dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza Covid”.

Quest’estate il borgo siciliano, quindi, si prepara a vivere una stagione ricca di manifestazioni importanti. Un progetto di rinascita culturale colmo di appuntamenti, alcuni già avviati e in atto, dall’inaugurazione del primo centro espositivo del paese con la mostra “Segni”, alla valorizzazione del Riparo Cassataro, che custodisce antichi dipinti rupestri; dalla riapertura dell’Anfiteatro della Dogana con il Concerto del Coro Lirico Siciliano al ritorno dell’Augustus che si ricongiunge, dopo 83 anni, con il gruppo scultoreo di provenienza. Ritorno per lungo tempo atteso dalla comunità.

Il rientro della Testa di Augusto – dice il Sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina – rappresenta un momento molto importante per tutta la comunità. Questo ritratto, per la sua bellezza ed eleganza, spero possa rappresentare il simbolo della rinascita del paese, un marchio identificativo di quello che è il nostro progetto di rilancio <Centuripe Città Imperiale>. Ringrazio l’Assessore Alberto Samonà, la Direttrice Gioconda Lamagna, il Direttore Carlo Staffile, e tutti i funzionari dell’Assessorato e dei Parchi Archeologici di Siracusa e Catania per l’importante collaborazione intrapresa negli scorsi mesi che ha consentito il rientro dell’Imperatore a casa”.

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