Le alte temperature di questi giorni e l’azione di piromani ha scaturito l’emergenza incendi in Sicilia che non sembra attenuasi. L’isola deve far fronte e 250 incendi boschivi che interessano tutte le 9 province in un settimana vissuta con i 40 gradi e anche più. Intanto, domani, lunedì 2 agosto, alle 12, al PalaRegione di Catania si terrà un vertice regionale di Protezione civile convocato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
La riunione è stata voluta dal governatore per fare il punto della situazione e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza incendi in Sicilia.
Nel corso del vertice sarà anche esaminata la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure. Sono trentatré le squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia che daranno una mano per contrastare l’eccezionale ondata di incendi in Sicilia. Il loro arrivo è previsto per domani e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento.
“Nell’ambito del volontariato di Protezione civile – spiega il capo regionale Salvo Cocina – queste collaborazioni extraregionali avvengono in maniera bilaterale e con ottimi risultati operativi. Contestualmente il nostro Dipartimento sta organizzando la distribuzione sul territorio regionale delle squadre e la logistica, cercando alberghi idonei per ospitare i volontari nelle zone di Catania, Palermo ed Enna”.
I primi tremila stagionali, degli oltre 7.500 che si occupano della prevenzione degli incendi, sono scesi in campo nei primi giorni di giugno, gli altri a seguire. Al momento i forestali sono quasi 19mila: 1.328 lavorano con un contratto a tempo indeterminato e 1.200 di loro si occupano in effetti di manutenzione, con compiti che però attengono più alla guida degli uffici. Poi ci sono i precari, il grosso del personale: 5.295 sono in servizio 151 giornate l’anno, 8.774 vengono impegnati per 101 giornate l’anno e 3.252 sono attivi 78 giorni ogni anno.