Terremoto alla Rap, Miliziano incompatibile con l’incarico di amministratore sostituito da Caruso

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Maurizio Miliziano

Mentre i palermitani aspettano la stangata della Tari con un servizio di raccolta dei rifiuti che non giustifica alcun l’aumento, continuano le “fibrillazioni” ai vertici della Rap. Dopo l’uscita dalla scena di Giuseppe Norata ora a lasciare è Maurizio Miliziano.

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Da una verifica che avrebbe fatto Sergio Pollicita, capo di gabinetto del sindaco Leoluca Orlando, sarebbe emerso che Maurizio Miliziano (nominato lo scorso 22 aprile a capo di Rap) risulta anche amministratore unico della società Quisquina Ambiente srl del Comune di Santo Stefano Quisquina – non può avere il doppio incarico, visto che il Comune di Palermo ha una popolazione superiore ai 15 mila abitanti. Lo sancisce il Decreto Legislativo 39 del 2013: “Non possono essere conferiti incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di un Comune con popolazione superiore a 15 mila abitanti a chi ricopre ruoli di presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico”. 

A questo punto Orlando è stato costretto a indicare un sostituto di Miliziano che risponde al nome dell’ing. Girolamo Caruso.

“In queste ore – afferma l’assessore Sergio Marino – si sta provvedendo a definire le procedure propedeutiche alla nomina attraverso le dichiarazioni di rito che saranno presentate agli uffici mentre è già stata convocata per lunedì pomeriggio, a cura del Collegio dei Sindaci, l’Assemblea per la formalizzazione dell’incarico al nuovo Amministratore”.
Caruso, pensionato dal mese di gennaio, è stato dipendente Italter e dirigente ENEL e del Ministero Infrastrutture. Ha operato anche come Direttore nei settori sviluppo ed Ingegneria di Società operanti nel settore delle energie rinnovabili.
“A Miliziano – conclude l’assessore – esprimo un sentito ringraziamento dato che con spirito di servizio ha reso la sua disponibilità con assoluta celerità e con lo stesso spirito ha fatto un passo indietro per evitare qualunque difficoltà alla Azienda in cui ha prestato la sua opera come Consigliere con apprezzamenti diffusi in tutta la città”.
“Ennesima brutta figura del sindaco Orlando e dei suoi sodali – tuona il capogruppo della Lega Igor Gelarda –. Piuttosto che invitare i migranti a sbarcare a Palermo o chiedere il vergognoso aumento della tassa sui rifiuti ai palermitani, approfondisca bene le norme italiane. Le norme oltre ad essere rispettate, come ha appena dichiarato, devono anche essere conosciute. Se non è più in grado neanche di nominare un amministratore unico di una sua partecipata, cosa aspetta a dimettersi? Lo faccia per il bene suo e della città”.
“La decadenza dell’amministratore unico della Rap Maurizio Miliziano per inconferibilità dell’incarico – dichiara il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici – dimostra ancora una volta che siamo in mano a dilettanti improvvisati: la Rap è una delle più grandi società di rifiuti del Sud Italia e merita una governance degna di questo nome. Il sindaco Orlando e la giunta, piuttosto che presenziare alla posa di vasi e panchine, si occupino della Rap e del servizio dei rifiuti. Se non fosse tragico, si rasenterebbe il ridicolo – continua Chinnici – Come è possibile che nessuno, in quasi un mese, si sia accorto che Miliziano non poteva essere nominato amministratore unico di Rap? E adesso cosa ne sarà di un’azienda che si ritrova di colpo senza un amministratore? Siamo preoccupati per la società, per i lavoratori e per il servizio, specie se l’unica soluzione prospettata dal sindaco è quella di aumentare la Rap di 9 milioni di euro scaricando sui palermitani, in piena pandemia, l’effetto dei propri fallimenti. Chiediamo inoltre che si faccia un controllo a tappeto su tutte le partecipate e in generale su tutti gli incarichi al Comune, per verificare eventuali ulteriori incompatibilità”.

“Avevamo accolto favorevolmente la nomina dell’Avvocato Maurizio Miliziano come Amministratore Unico della Rap soprattutto per la sua importante  esperienza e competenza nel settore gestione rifiuti, nonché per la conoscenza  dell’Azienda” – dichiarano Valentina Chinnici e Massimo Giaconia del gruppo Avanti Insieme .  “Adesso, invece, con dispiacere, apprendiamo che lo stesso non potrà  proseguire nell’incarico conferitogli dal sindaco in quanto per legge  “inconferibile”, come segnalato dal capo di gabinetto Dott. Sergio Pollicita.  Peccato davvero, perché Miliziano aveva iniziato bene: con la sua determinazione e sensibilità nei confronti dei tanti problemi legati alla gestione dei rifiuti in Città, aveva iniziato un percorso di condivisione e partecipazione mirato a riavvicinare la Rap ai Palermitani, operazione che col passare del tempo non poteva che sortire benefici per la Città e per la stessa Rap.  Adesso, però, l’Amministrazione Comunale, come ha fatto dopo la decadenza del Cda presieduto da Giuseppe Norata, in tempi brevi dovrà individuare una nuova figura per sostituire Miliziano.La Rap attraversa un momento complicato che allo stesso tempo la rende fragile: ha bisogno quindi da subito di una governancecapace di condurla fuori dalla tempesta, soprattutto in vista dell’ imminente saturazione della sesta vasca e della  trattazione in Consiglio Comunale  del Pef Tari, il cui esito determinerà il futuro dell’Azienda stessa e il mantenimento della pubblicità dei servizi che la stessa eroga”.

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