Miccichè fra Forza Italia e Grande Sud strizza l’occhio alla sinistra

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Gli attestati di solidarietà e stima che puntualmente riceve il commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè quando viene messa in discussione la sua leadership, per molti addetti ai lavori sono un segno di debolezza. Al di là dei documenti firmati da deputati e assessori a sostegno di Miccichè, (nell’ultimo documento ne mancavano all’appello tre ma un paio avrebbero firmato pur manifestando molti mal di pancia) sono diventati troppi gli attacchi alla sua strategia di alleanze politiche che, in prospettiva futura, vedrebbe Forza Italia virare a sinistra, mettendo alla porta Fratelli d’Italia, la Lega e i seguaci del presidente della Regione Siciliana di Diventerà Bellissima. Il fine ultimo sarebbe la nascita del “grande centro” con tutte le forze moderate e i vari “cespugli” di cui Miccichè vorrebbe la leadership anche senza la bandiera di Forza Italia, visto che sarebbe pronto, secondo i bene informati, a rilanciare il suo “Grande Sud” anche attraverso un “Patto del Nazareno” in salsa siciliana. In quest’ottica si possono inquadrare gli attacchi agli assessori regionali azzurri Marco Falcone “accusato” di essere troppo appiattito sulle posizioni di Musumeci e Gaetano Armao che non è mai riuscito a “gestire politicamente”, arrivando a chiedere più volte, senza successo, la sua rimozione dall’esecutivo del governo regionale.

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Il clima di “guerra fredda” all’interno di Forza Italia, ha imposto a Miccichè di confermare, a denti stretti, la lealtà a Musumeci nonostante il feeling sottotraccia con Luca Sammartino (che in tempi non lontani, ha avuto durissimi scontri con Musumeci) e stare momentaneamente in “surplace” per quanto riguarda possibili “flirt” con Pd e M5S.

Rimane il fatto che nell’ultimo vertice di partito, in ordine di tempo, è stata “partorita” una nota preconfezionata a sostegno di Miccichè. Un testo, limato, che alla fine – dopo il “botta e risposta al vetriolo fra Miccichè e Falcone – è stato sottoscritto da quasi tutti. “È vero che dopo l’approvazione della legge di stabilità regionale è emersa qualche tensione. Ma è pur vero che Forza Italia resta il partito di riferimento della coalizione di maggioranza, per tale motivo ribadiamo una certezza: andare avanti, insieme al commissario regionale Gianfranco Micciché, assicurando piena fiducia sia a tutti gli assessori di Forza Italia all’interno della squadra di governo che al presidente Musumeci”. Questo il testo firmato dal capogruppo Tommaso Calderone e dai deputati Riccardo Gallo, Margherita La Rocca Ruvolo, Luisa Lantieri, Riccardo Savona, Michele Mancuso, Bernardette Grasso, Mario Caputo, Alfio Papale, Daniela Ternullo e Marianna Caronia (che non ha partecipato alla riunione). Miccichè ha trovato il sostegno scontato degli ultimi nominati assessori Toni Scilla e Marco Zambuto, ma non quello di Marco Falcone e Gaetano Armao. Quest’ultimo, secondo alcune indiscrezioni, starebbe lavorando per istituire ai vertici del partito un ufficio politico che prenda scelte condivise, ridimensionando il ruolo di Miccichè che non aspetterebbe altro per salutare tutti e rilanciare il “Grande Sud”. Intanto, le tensioni potrebbero ulteriormente salire fra le forze che sostengono Musumeci in vista della raffica di nomine regionali in scadenza nelle prossime settimane e le fibrillazioni all’interno degli azzurri potrebbero essere destabilizzanti per una maggioranza che sulla carta “c’è ma non si vede”.

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