Le “corna di Eufemia” e il tracollo verticale dell’isola

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L’ospitata dalla D’Urso della premiata coppia dell’hotel Eufemia segna la fine della Sicilia stupendamente descritta da Pietro Germi.
In Divorzio all’italiana il Barone Cefalù, un immenso Marcello Mastroianni, costruiva il delitto d’onore per liberarsi della moglie e convolare a nozze con la sensuale cugina Stefania Sandrelli. Era un fluorilegio di lettere anonime, che lui stesso si inviava, in cui si dava del cornuto fino alla sputazzata in piazza da parte della moglie dell’improbabile rivale.
Cefalù lavava col sangue l’offesa al suo onore e la giurisprudenza del tempo ed un immenso avvocato gli ottennero tutte le attenuanti del tempo. Erano i bellissimi anni 60 e la Sicilia era terra di onore e omertà.
Oggi la coppia dell’hotel Eufemia rappresenta la cultura del trash portata all’ennesima potenza. Spariscono le lettere anonime con le corna disegnate e avanzano i video su YouTube e istagram, in un’apoteosi di sputtanamento universale.
Il tutto riamalgamato da una carambolesca retromarcia con perdono alla Temptation Island.
Passare da un grande Pietro Germi alla Barbarella nazionale, dal delitto d’onore, esecrabile sul piano giuridico, al cornuto contento in tv è il sintomo del tracollo verticale di quest’isola.

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