Palermo, edilizia: primo cantiere privato in città con superbonus 110%

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Palermo è la prima città siciliana dove si apre un cantiere privato con l’applicazione del sistema di cessione del credito d’imposta, inerente ai lavori di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli edifici che vede partner Banca Don Rizzo, aderente al Gruppo Iccrea ed Eni gas e luce con la consulenza della società Harley&Dikkinson.

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Questo pomeriggio, infatti, è stato inaugurato il primo cantiere realizzato col Superbonus 110% nell’ambito del progetto ‘Riqualifichiamo l’Italia-Cappotto Mio’, promosso sul territorio dalla Cna palermitana. I lavori interesseranno un condominio in via della Conciliazione 29 composto da 60 unità immobiliari. Presenti all’avvio del Cantiere, Giancarlo Cancelleri, vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Gaetano Armao vice presidente della Regione Siciliana, l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Di Dio e Pippo Glorioso, segretario della Cna Palermo, struttura che realizzerà i lavori ed il management di Banca Don Rizzo – il presidente Sergio Amenta ed il vice direttore Francesco Leone.

L’intervento sfrutta i benefici fiscali del sisma bonus, del superbonus al 110 per cento che eleva l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi specifici. Apprezzamento per l’avvio del cantiere è stato espresso dal sindaco Leoluca Orlando, che ha sottolineato “l’importanza di sostenere in modo concreto l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza dell’edilizia privata. Con il programma del superbonus, viene da parte del Governo un importante contributo in questa direzione”.

L’assessore Di Dio ha evidenziato che “l’amministrazione sta potenziando gli uffici che interloquiscono con cittadini e professori in questo settore, con l’obiettivo di rendere più semplice l’accesso a questo tipo di benefici”.

L’assessore ha anche comunicato che è allo studio, in partenariato con gli Ordini e con la Sispi, la realizzazione di momenti informativi rivolti a giovani tecnici, perché si possa estendere la platea di professionisti in grado di supportare i privati nell’accesso ai benefici previsti dalla normativa.

“Il nostro impegno nasce dalla constatazione – ha sottolineato Francesco Leone, vice direttore di Banca Don Rizzo – che lo strumento attivato non è rivolto a poche iniziative infrastrutturali, non finanzia megaprogetti la cui realizzazione può richiedere anni, non è destinato a grandi operatori economici, eventualmente anche estranei al territorio ma consente la realizzazione di una molteplicità di interventi a beneficio di una pluralità di soggetti del territorio, con tempi di realizzazione contenuti e benefici immediati per la comunità. La capacità trainante del comparto edilizio, la ricchezza che può conseguire al territorio dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare e il potenziale keynesiano che un intervento come quello del “superbonus“ può originare in termini di ricchezza diffusa ed occupazione, hanno indotto la Banca ad affiancare la CNA e con essa le imprese locali da sempre partner naturali del credito cooperativo. Operare al di fuori delle logiche opache delle grandi opere pubbliche, riqualificare il patrimonio edilizio esistente, al di là delle logiche della speculazione immobiliare, ci rende confidenti che le risorse investite in questa iniziativa possano effettivamente tradursi in concreti benefici per la collettività”.

“E’ auspicabile – ha aggiunto il presidente Sergio Amenta – che le amministrazioni locali si impegnino concretamente per agevolare l’avvio di “cantieri “analoghi a questo, perché il decoro urbano, l’efficientamento energetico, la sicurezza e la prevenzione, sono investimenti che contribuiscono alla qualità della vita creando ricchezza ed opportunità di lavoro. Questo è il primo cantiere finanziato dalla Banca Don Rizzo e non certo l’ultimo: la Banca è operativa per consentire ad imprese e committenti la monetizzazione dei crediti d’imposta secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, intervenendo sia per finanziare i cantieri che per monetizzare i crediti d’imposta, supportando imprese e committenti nella realizzazione dei diversi interventi. Siamo consapevoli della responsabilità che ci deriva dalla centenaria fiducia che le comunità ripongono nel credito cooperativo, del comune interesse e destino che ci lega al territorio. Intendiamo continuare ad operare assicurando ascolto e risposte, interpretando aspettative e sogni, operando per realizzarli senza per questo ritenerci schiavi dei sogni”.

 

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