Il centro di gravità permanente
Nonostante 26 anni di demolizioni, a colpi di leggi elettorali fasulle, attacchi giudiziari a go go, imbolsimento della classe dirigente, il centro resiste e si rinforza.
Ciriaco De Mita batte Luca Palamara 2-0, potremmo dire. Al centro del sistema. Alla fine, diciamocelo tutta, Giuseppe Conte è un moroteo e Luigi Di Maio va sempre più assomigliando al gommoso “Coniglio Mannaro”.
Ed in Sicilia?
Il centro non solo resiste, cresce. Totò Cuffaro, che per ora non può usare il suo armageddon, il bacio, sta rifondando la DC e l’unico partito che cresce è Forza Italia.
Marianna Caronia e Margherita Ruvolo qualche settimana fa e altre due deputate, Daniela Ternullo e Luisa Lantieri, a brevissimo su questi schermi.
Le donne sono più concrete e pragmatiche e capiscono che la futura battaglia politica sarà al centro. Per buona pace del laborioso Razza e dei suoi tentativi di spostamento a destra del baricentro politico dell’Isola.
È finita, anche con la caduta di Ciuffo Trump, l’onda Populista ed il sovranismo sarà, prima o poi, spazzato via dai soldi europei l’anno venturo.
Forza Italia ancora conta, vedi norma approvata per difendere Mediaset, e il prossimo anno conterà ancora di più per la tenuta della governabilità, in un periodo “Coviddi”, e per gli scenari di elezione del nuovo presidente della Repubblica. Con una nuova legge elettorale proporzionale il centro politico dei moderati aumenterà il suo peso.
Muterà nome, forse leadership, ma per le leggi della fisica politica il potere graviterà lì dove è nato.