Presentata a Palazzo Bonocore la mostra dedicata a Leonardo da Vinci

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E’ stata presentata, in mattinata, a Palazzo Bonocore, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa la mostra “Leonardo da Vinci, la Ragione dei Sentimenti. Macchine, Disegni e Anatomia”, organizzata da Navigare Srl e curata dal professore Alberto D’Atanasio, in programma fino al prossimo 29 settembre, che sarà inaugurata alle 19 con uno spettacolo e un corteo storico in piazza Pretoria. Un omaggio per celebrare il genio italiano nel cinquecentenario della sua scomparsa con una esposizione, che rappresenta un’occasione unica per ammirare e comprendere in una visione d’insieme la straordinaria complessità del Genio nella pittura del suo tempo, indiscusso simbolo dell’arte e della creatività italiane e considerato unanimemente il più importante tra i protagonisti della cultura, non solo del Rinascimento ma di tutti i tempi e di tutto il mondo. Presenti, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alle Culture Adham Darawsha, l’organizzatore Salvatore Lacagnina di Navigare Srl, il curatore Alberto D’Atanasio, Giorgio Cegna, rettore della Pusa University e già titolare della prima cattedra di decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Lucio Tambuzzo, direttore I Word per palazzo Bonocore.

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Una ventina di macchine di Leonardo da Vinci, riprodotte fedelmente in legno ed altri materiali, tratte dai disegni originali del grande ‘genio’ italiano; modelli realizzati nel Laboratorio di Scenografia della Pusa University di Assisi. L’esposizione accoglie anche una sezione dedicata agli strumenti musicali, in uso nel periodo di Leonardo, curata e realizzata con la consulenza artistica di Sergio Basile e in collaborazione con la Rete Museale Regionale; una decina di strumenti creati da maestri liutai, con la presentazione in esclusiva nazionale del primo organo di Leonardo, il primo in assoluto creato in Italia, realizzato dal maestro Mario Buonoconto.

“Leonardo da Vinci, la Ragione dei Sentimenti” è una mostra inedita per la sua spettacolarità in grado di offrire al visitatore il racconto della genialità di Leonardo, la sua scienza ed eclettismo nelle varie discipline. Un progetto espositivo che fa proprio il concetto di “edutainment”, ossia la realizzazione di un genere d’intrattenimento culturale e “family oriented”, formativo e spettacolare.  La mostra di Leonardo da Vinci “La Ragione dei Sentimenti” è una mostra in minima parte anche multimediale inedita nel suo genere, in grado di raccontare il genio di Leonardo, la sua scienza ed eclettismo nelle varie discipline. L’osservatore vestirà i panni dell’investigatore che interagirà con le proiezioni multimediali animate dei suoi grandi capolavori. Visitatori grandi e piccoli potranno divertirsi e imparare, scoprendo con curiosità i fondamentali princìpi studiati da Leonardo e ancora oggi applicati.

L’obiettivo della mostra è far interagire il pubblico con essa per comprendere ciò che Leonardo ci ha lasciato in eredità. Si tratta di un modello di esposizione unico per vivere un’esperienza formativa e una lezione innovativa ed indimenticabile. All’interno del percorso espositivo, la “mostra” delle macchine di Leonardo da Vinci suddivise in diverse categorie che si ispirano alla lettura degli elementi essenziali della vita: acqua, aria, terra e fuoco, opere realizzate in legno, tratte dai disegni originali dell’artista, i modelli sono stati realizzati in legno ed altro materiali, nel laboratorio di scenografia della Pusa University di Assisi.

Da non perdere assolutamente l’opera originale che ritrae una Madonna con il Bambino Gesù, dipinta su tavola da Marco da Oggiono, che collaborò con Leonardo alla realizzazione della celebre “Ultima Cena” a Milano.

Durante il periodo dell’esposizione verranno organizzati all’interno dello spazio espositivo incontri e concerti con esposizione di costumi realizzati da sartorie teatrali che hanno riproposto fedelmente gli abiti dell’epoca che rievocheranno i canti del periodo in cui visse il maestro. Accordo con Federalberghi che promuoverà in tutti gli hotel di Palermo la mostra attraverso la distribuzione di materiale informativo ai turisti- clienti che troveranno un tagliando per ottenere uno sconto sul biglietto d’ingresso.

“Leonardo è il punto di incontro di chi ritiene soffocante la metafisica, perché era un fisico e la sua dimensione fisica lo ha reso il fondatore delle scienze moderne”, ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando. Mentre l’assessore alle Culture Adham Darawsha ha detto che “Leonardo e il suo genio sono conosciuti in tutto il mondo, è stato un uomo che ha anticipato la fisica moderna, ha rotto gli schemi, un vero riformatore con i fatti”.

 

IL CURATORE ALBERTO D’ATANASIO

“Non è una semplice esposizione – spiega il professore Alberto D’Atanasio – La mostra vuole essere una testimonianza sull’uomo Leonardo e sulla sua specificità di essere uomo di scienze, ingegnere, uomo di arte, ma soprattutto uomo che amava la vita cercandone l’essenza, l’interiorità, i meccanismi, l’anima della vita e della natura. Vogliamo proporre un vero percorso in cui il visitatore veste i panni di un ricercatore che scopre e riscopre l’artista, l’uomo Leonardo Da Vinci”, spiega il professore Alberto D’Atanasio. “Esponiamo i disegni in copia ma nel formato originale – aggiunge D’Atanasio -. Le macchine sono ricostruite fedelmente sui suoi progetti, sono macchine uniche al mondo riprodotte con gli stessi  materiali e con le misure vicinissime all’originale. Chi le ha viste ha detto che sono per bellezza molto più belle di altre in mostra. Ad Assisi – sottolinea D’Atanasio – abbiamo un laboratorio che ricostruisce le macchine con gli stessi materiali su progetti originali, senza alcuna rivisitazione”.

 

LO SPETTACOLO INAUGURALE NEL POMERIGGIO CON IL CORTEO STORICO

Sabato alle 18 per l’inaugurazione della mostra in piazza Pretoria è previsto uno spettacolo prima dell’apertura al pubblico (alle 19 con biglietto d’ingresso a pagamento) che vedrà tra i protagonisti l’Associazione “T.E.M.A.”, il Gruppo Storico “Conte Giuseppe Cutelli” di Valledolmo, l’Ensemble vocale di Musica Antica “Cerbero Amore”, la Compagnia “Hypòstasis”, diretta da Virginia Maria Daniela Gambino, l’Orchestra di percussioni “Sud.Orff” e il liutista Marcello Lo Presti. Una linea del tempo che va dal Medioevo ai nostri giorni. Il corteo storico avrà inizio da Palazzo delle Aquile cominciando dal Medioevo; al rullo di tamburo i figuranti  sfileranno facendo un giro della piazza ed entrando all’interno della Fontana Pretoria. A seguire il corteo medievale nello spazio adiacente all’ingresso di Palazzo Bonocore svilupperà delle danze. Alla fine delle danze il corteo medievale passeggerà in piazza e il gruppo rinascimentale rimarrà in posa; i cantori con vestiti dell’epoca intoneranno il loro Cantum Angelicum. Alla fine, il gruppo rinascimentale si dirigerà verso l’entrata di Palazzo Bonocore per mettersi in posa sia nelle scalinate, come cornice e accoglienza, sia all’interno della mostra. Nello stesso momento, il  Gruppo di Danza Contemporanea danzerà nell’anello inferiore rivolto verso il palazzo perché gli studi sul corpo, sul movimento, l’incommensurabile cifra scientifica e artistica del Genio hanno indotto a interpretarne il pensiero attraverso “l’arte del movimento” nella danza contemporanea. La struttura muscolare, l’estetica del corpo umano, il mirabile equilibrio delle leve in un’espressione artistica sono la motivazione della presenza della danza contemporanea concepita per l’inaugurazione della mostra dedicata al grande Leonardo.

Chiuderà il gruppo di Body Percussion, che rappresenta le future generazioni e perché la ricerca musicale spazia in territori molto vasti, aperta alle contaminazioni come materia di crescita e valorizzazione delle diversità, sperimentando il piacere del fare e del pensare la musica partendo dall’invenzione. Infine, un liutista attorniato da figuranti in abiti rinascimentali, si esibirà con brani inerenti all’epoca. Il liuto come espressione musicale tipica del Rinascimento. A completamento dell’intera mostra tre preziosi abiti dell’epoca, a cura del Maestro Ignazio Rondone, rimarranno esposti per l’intero periodo.

 

LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI

Ci sono la bicicletta che trae spunto da un disegno del 1493 e che ha anticipato la moderna bici, il martello a movimento continuo, il misuratore di vento, i pesi con carrucola e la carrucola a due pesi, il paracadute, il cambio di velocità, il pistone, il cric, invenzione di Leonardo. Una ventina di macchine di Leonardo da Vinci, riprodotte fedelmente in legno ed altri materiali, tratte dai disegni originali del grande ‘genio’ italiano; modelli realizzati nel Laboratorio di Scenografia della Pusa University di Assisi. L’esposizione delle macchine di Leonardo fa parte del progetto “Grandi mostre itineranti”, promosso da OMPSi (Osservatorio per il monitoraggio della pace e della sicurezza territoriale) e dalla Uniglobus University. Il progetto propone percorsi didattici integrati, attraverso riproduzioni fedeli delle opere originali e percorsi multimediali, per far conoscere al grande pubblico le opere dei maggiori artisti italiani della storia. Il modello utilizzato è quello delle “biblioteche itineranti” del Medioevo che andavano di paese in paese diffondendo cultura. Le numerose macchine inventate dallo sconfinato genio di Leonardo sono suddivise in diverse categorie che si ispirano alla lettura degli elementi essenziali della vita: acqua, aria, terra e fuoco. Il genio di Leonardo da Vinci, proposto per il grande pubblico, è attuale fucina di cultura ed esempio di trasmissione del sapere.

Un omaggio a Leonardo da Vinci, che, con le sue intuizioni e il suo genio artistico, è il massimo esponente del Rinascimento italiano, universalmente riconosciuto per le sue invenzioni. La “mostra” delle macchine di Leonardo da Vinci è composta da opere in legno, tratte dai disegni originali dell’artista. I modelli sono stati realizzati nel Laboratorio di Scenografia della Pusa University di Assisi.

 

GLI STRUMENTI MUSICALI DI UN GENIO E L’ANTICA LIUTERIA ITALIANA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO A CURA DI SERGIO BASILE

La sezione della mostra dedicata agli strumenti musicali viene curata e realizzata con la consulenza artistica di Sergio Basile (autore e curatore di numerose mostre di rilievo internazionale, dal 2003, nelle principali città d’arte europee) e in collaborazione con la Rete Museale Regionale, ha ad oggetto una rassegna unica concernente la presentazione in esclusiva nazionale del primo Organo di Leonardo, il primo in assoluto, realizzato dal Maestro Mario Buonoconto, in base ai progetti originali del Codice Secondo Madrid, nonché una collezione  unica di antichi strumenti artigianali, medievali e afferenti all’arco temporale in cui visse Leonardo.

La viola da gamba soprano, detta anche “cordofono ad arco”, ch’era dotato di norma di sette corde come nella tipologia francese oppure di sei corde come nella tipologia inglese. Lo strumento esposto è stato realizzato dopo studi minuziosi svolti sulla viola soprano (la più piccola) sul contrabbasso di viola (o violone), sulla viola contralto, la tenore e quella della “la bassa” (in ordine crescente di dimensioni), quest’ultima è la più usata come strumento solistico. Non era raro che gli artisti dell’arte pittorica costruissero e suonassero gli strumenti che poi riproducevano in pittura.

L’arpa meccanica o claviarpa di Giorgione è rappresentata nel Fregio delle arti liberali dipinte dal Maestro nel ciclo di affreschi conservati in Casa Pellizzari (Museo Casa Giorgione) a Castelfranco Veneto. Giorgione realizzò l’affresco presumibilmente tra il 1502 e il 1503: il fregio costituisce un brano pittorico di straordinario fascino e importanza storico – artistica. Verrà esposta anche la Citola, uno strumento musicale molto antico del quale non si conosce l’esatta forma originale ma li storiografi specializzati lo descrivono come  uno strumento ad arco dotato di quattro corde, con un corpo generalmente denominato a “foglia di agrifoglio”.  Era uno strumento generalmente usato dai  giullari, dai buffoni di corte e dai cantastorie. Si potrà osservare il fascino elegante e raffinato del salterio del 1400, uno strumento musicale a corde, la cui origine risale almeno al 300 a.C. Ci sono molte varianti di questo strumento, stante la sua datazione e diffusione in tutto il mondo. Generalmente viene suonato o con le dita o con il plettro di legno duro. Si potrà osservare il mistero e la bellezza della symphonia in uso già nel 1200 che in Francia aveva dimensioni notevolmente ridotte e veniva chiamato “chifonie”: anche questo appellativo è probabilmente derivato dalla caratteristica polifonica dello strumento. La symphonia è suonata da un solo strumentista e veniva utilizzata dai menestrelli per accompagnare danze e chansons de geste.

Ma si legge che veniva usata nelle processioni religiose e mystery plays. Per l’uso dei menestrelli, dei vagabondi e dei mendicanti spesso ciechi,  era soprannominata “viola da orbi” e faceva sì che questo strumento fosse anche associato alla rusticità o a  situazioni poco dignitose, immorali e povere.

Si possono ammirare inoltre la ghironda rinascimentale e la ghironda (casa Giorgione), che è un cordofono a corde strofinate da un disco, di origine medievale. Alla base del funzionamento dello strumento c’è una ruota di legno, coperta di pece e azionata da una manovella, che sfrega le varie corde: i cantini, i bordoni e la trompette. I cantini, solitamente due posti nella parte centrale dello strumento, sono controllati da una tastiera cromatica e realizzano la melodia. In ultimo, si potrà osservare la bellezza austera e superba della Nyckelharpa, uno strumento musicale ad arco della tradizione svedese,  appartenente alla stessa famiglia della ghironda e della viella. Si conosce l’uso già nel Medioevo ed era anche detta “Viola d’amore a chiavi” con differenti forme e fu suonato in Europa continentale e in Italia a partire dal 1300 fino alla metà del 1500. Al tempo di Leonardo da Vinci era molto in voga. È raffigurato in un affresco di d’autore ignoto conservato una chiesa di Siena, risalente all’inizio del XV secolo.

Il Maestro Mario Buonoconto 

È il primo ad aver riprodotto gli strumenti di Leonardo sulla base dei progetti dei Codici Vinciani conservati presso la Biblioteca Nazionale di Madrid – è uno dei più grandi liutai ed ebanisti a livello internazionale, noto come il “Liutaio di Leonardo” . Nasce vive e lavora a Majano in provincia di Udine. Dopo gli studi tecnici a Buenos Aires approfondisce lo studio della musica e degli strumenti musicali. Trasferendosi definitivamente in Italia incomincia il suo lavoro di ricerca e riproduzione di strumenti antichi. Frequenta diversi seminari e workshop con i più prestigiosi maestri contemporanei del settore come Grant O’Brian, Christopher Clark, Derek Adlam, Christopher Hogwood, Bernatd Brauchli, Thomas Walti, Jorge Gobelli, Albert Galazzo. Costruisce strumenti di epoche diverse, dal Medioevo al Preclassico, ad esempio symphonie, salteri, citole, liuti, viole da gamba, arpe, ghironde, clavicordi, spinette, clavicembali, fortepiani.

Si dedica con grande passione al recupero filologico degli strumenti che non hanno attualmente un nome conosciuto. Attualmente importanti gruppi di musica antica utilizzano le sue riproduzioni. Musei, conservatori e privati sono possessori di suoi strumenti.

 

IL GIOCO

Il gioco “Mysteriours Gearworks” apre la serie di App Gaming 3D e VR.  Essa si basa su alcune delle più famose invenzioni di Leonardo da Vinci che appare in versione ologramma per reclutare giovani coraggiosi che vogliono testare le sue invenzioni impossibili. Il giocatore potrà scegliere tra: l’Aliante; il Carro Armato; lo Scafandro; la Bombarda; la Vite Aerea.  Con queste invenzioni, l’utente potrà giocare e immergersi nel mondo in Virtual Reality di Leonardo da Vinci grazie all’utilizzo di un Oculus. Nella versione VR il giocatore accetta la sfida con un cenno di assenso della testa.

 

LA COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “POLIFONIE D’ARTE”

Sezione Territoriale di Palermo

Polifonie d’Arte è un salotto culturale dove vari linguaggi artistici trovano libertà di espressione. E’ uno strumento agile e “aperto” capace di incentivare processi di crescita e di sviluppo nel campo culturale e dei servizi alla persona e al territorio: un processo in divenire che trovi nella partecipazione e nell’incontro possibili soluzioni all’impoverimento e alla recessione, nella condivisione e nella disponibilità occasioni di valorizzazione, nello studio e nella ricerca le condizioni di sviluppo. Laboratori e Master, mostre, concerti e presentazioni editoriali, seminari di studio, ricerca e approfondimento, itinerari culturali, formazione ed istruzione artistica di base, sono gli strumenti utilizzati da Polifonie d’Arte nell’azione di promozione umana, culturale e sociale che intende svolgere.

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