A 27 anni dall’omicidio Palermo ricorda l’imprenditore Libero Grassi
«Libero Grassi rappresenta il simbolo della lotta al racket delle estorsioni. Con coraggio, seppe dire ‘no’ pubblicamente al pizzo in un periodo nel quale ancora molti, a Palermo, facevano finta che la mafia non esistesse. La sua determinazione possa essere d’esempio, per tutti, nella quotidiana lotta a ogni forma di criminalità organizzata».
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione del 27° anniversario dell’uccisione dell’imprenditore Libero Grassi.
Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ne ha ricordato la figura di “imprenditore, punto di riferimento culturale, che aveva forte l’etica della responsabilità individuale e rifiutava le logiche di appartenenza, terreno di coltura della Palermo di trenta, quaranta anni fa. Allora Libero Grassi era scomodo e inviso perché lo Stato, l’associazione degli industriali, i partiti avevano il volto della mafia. Oggi la mafia non governa questa città”.
“La lotta alla mafia non la devono fare solo lo Stato e le istituzioni, ma anche ciascuno di noi. Libero Grassi, imprenditore, ha pagato con la vita la sua libertà e la sua dignità; veniva ucciso dalla mafia e dalla omertà 27 anni fa Libero Grassi” – scrive sul suo profilo pubblico Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – che questa mattina ha partecipato alla commemorazione in via Alfieri, a Palermo, ha voluto ricordare anche in questo modo l’imprenditore ucciso dalla mafia.
“Tante cose sono cambiate da allora – evidenzia su Facebook Patrizia Di Dio – ma rimane il fatto che la lotta alla mafia la dobbiamo fare tutti noi. La lotta alla mafia la dobbiamo fare tutti gli imprenditori rifiutando qualsiasi imposizione e denunciando. La lotta alla mafia – prosegue la presidente di Confcommercio Palermo – la deve fare chiunque di noi scegliendo di “non voltarsi dall’altro lato” e dicendo No a certi comportamenti omissivi che non aiutano a sconfiggere una cultura filo-mafiosa. Come invece è stato purtroppo ai tempi di Libero Grassi. La lotta alla mafia si fa non solo con le commemorazioni doverose e sentite – sottolinea Patrizia Di Dio – ma “commemorando” ogni giorno i martiri di libertà, con i nostri comportamenti da “parte attiva” e non solo a parole del rifiuto totale alla mafia. La lotta alla mafia non si fa “solo” parlando di legalità, ma quando tutta la società civile mette in atto comportamenti adeguati e etici. Onore a te Libero di nome e di fatto”, conclude su Facebook Patrizia Di Dio.