Gemellaggio tra Palermo e Lione: “Una marina di libri” incontra il festival del noir Quais du Polar
Una marina di libri incontra il festival del noir Quais du Polar, un gemellaggio tra Palermo e Lione. Il Festival dell’editoria indipendente propone una sezione tematica in collaborazione con il festival francese, con l’Institut français e con Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche, U’Game, ANITI (Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti) e StradeLab. Incontri e tavole rotonde metteranno insieme giallisti e sceneggiatori, francesi e naturalmente siciliani.
“Direzione Una Marina di libri” propone inoltre un importante sodalizio con il Panormos International Weeks al Rouge et Noir, progetto di Evelina Santangelo e Paola Carid. “Rivoluzioni a fondo perduto?” è il primo appuntamento di “Città Crudeli?”, uno dei contenitori tematici previsti dal 15 al 17 maggio. Martedì alle 18 un grande appuntamento sul 1968 con Serge Quadruppani, celebre traduttore di libri Italiani, in particolare di Andrea Camilleri <<Per fare sentire come un italiano non siciliano percepisce la lingua di Camilleri. Per confezionare questa lingua, uso diversi stratagemmi: la letteralità (“Montalbano je suis”, invece di “C’est Montalbano”), le parole del sud della Francia (“minot” per picciliddru), le storpiature delle parole (“pinser” invece di “penser” per tradurre “pinsare”). “Spiare” è la parola più divertente et la più difficile, di fatto ho rinunciato a trovare una parola speciale, l’ho semplicemente tradotto “demander“>>.
Il festival Una Marina di libri comincia giovedì 7 giugno con una tavola rotonda sul thriller con Marc Fernandez e Olivier Truc. Fernandez giornalista e scrittore francese, è stato corrispondente dalla Spagna e dall’America Latina per il Courrier international. Ha fondato Alibi, una rivista dedicata alla letteratura nera e alle storie di crimine, e dal 2015 dirige la collana di gialli «Sang neuf» per l’editore Plon. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è “Onde confidenziali” (Sellerio, 2017). Olivier Truc, corrispondente da Stoccolma di Le Monde, documentarista e romanziere, con la sua serie sulla polizia delle renne, pubblicata in 17 paesi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ultimo libro pubblicato in Italia: La montagna rossa (Marsilio, febbraio 2018).
Venerdì 8 giugno doppio appuntamento. Aterlier di scrittura con Gilles del Pappas, fotografo, pittore e romanziere, uno degli autori più emblematici del filone cosiddetto “polar” mediterraneo, in collaborazione con l’Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche. A seguire tavola rotonda con Laurent Binet, Dominique Sylvain: “La città nel noir” Laurent Binet è ricercatore e professore di Letteratura in Francia “La settima funzione del linguaggio” è in corso di traduzione in venticinque paesi, ha venduto oltre 150.000 copie solo in Francia e ha vinto il Prix Interallié e il Prix du Roman Fnac. Ultimo libro pubblicato in Italia: La settima funzione del linguaggio (La Nave di Teseo, 2018). Dominique Sylvain, figura di spicco del polar francese, nel 2005 ha vinto il Grand prix des lectrices di «Elle» con Passage du désir, tradotto in Italia da Mondadori con il titolo Delitto nel vicolo dei desideri (2009). Paragonata da molti a Fred Vargas, Dominique Sylvain seduce per il suo universo fosco e intrigante. Con Kabukicho si è aggiudicata il Prix Interpol’Art roman 2017.
Sabato 9 giugno alle 18 in sala Lanza “Translation slam sul noir francese” con Emmanuel Grand, Alberto Folin e Caterina Pastura. Torna la “sfida di traduzione” sperimentata durante la scorsa edizione del festival, che consente al pubblico di curiosare nell’officina del traduttore, posto davanti al non facile compito di “dire quasi la stessa cosa” in un’altra lingua. In presenza dell’autore Emmanuel Grand (I bastardi dovranno morire, Neri Pozza), i traduttori Alberto Folin e Caterina Pastura proporranno ciascuno la propria versione di un testo noir. Il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente alla discussione sulle scelte e strategie traduttive operate. A seguire è prevista la tavola rotonda a cui partecipa lo stesso Grand e Barbara Abel: “Estensione del dominio del polar”.
Domenica 10 un in incontro sulla traduzione con Ena Marchi e Marina di Leo: “Dalla transe alla tecnica. Tradurre Simenon”, in che modo il «realismo allucinatorio» dell’autore comunica attraverso i sensi. Il traduttore si trova dunque di fronte a una sorta di paradosso: riprodurre questa «scrittura in transe» pur rimanendo costantemente in allerta e facendo quindi ricorso a tutte le sottigliezze della tecnica della traduzione. A seguire un incontro con Dominique Manotti autore di una decina di noir con al centro cospirazioni economico-finanziarie. In Francia, ha ottenuto i principali premi letterari per il giallo: il Prix Mystère de la critique (2002 e 2007) e il Grand Prix de la Littérature Policière (2011). Con Sellerio ha pubblicato Oro nero (2015), Il sentiero della speranza (2016) e Le mani su Parigi (2017).
IL GIOCO
Una Marina di libri si trasforma in un gioco a cielo aperto. L’8 e il 9 U Game propone “Indagine urbana: delitto alla Marina”, gioco di indagine ed esplorazione urbana, alla scoperta del quartiere della Kalsa ed i luoghi legati ad una Marina di Libri, seguendo un’indagine che si ispira ai libri di Santo Piazzese. Il gioco si svolgerà tra l’Orto botanico e le vie limitrofe, l’indagine costringerà i partecipanti a mettere insieme i pezzi di un racconto attraverso una serie di indizi testuali, musicali, indovinelli, anche legati alla lingua ed alla cultura francese.