Regione: una cabina di regia per le “Zone economiche speciali”

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Primo passo per l’istituzione in Sicilia delle ‘Zone economiche speciali’. Si è insediata a Palazzo d’Orleans, sotto la presidenza del governatore Nello Musumeci, la cabina di regia che dovrà elaborare il Piano di sviluppo strategico propedeutico alla richiesta da avanzare al Consiglio dei ministri. A farne parte gli assessori regionali per le Attività produttive Mimmo Turano, per l’Economia Gaetano Armao e per le Infrastrutture Marco Falcone, con i dirigenti generali dei  rispettivi dipartimenti; il segretario generale della presidenza della Regione, Maria Mattarella, e  i vertici delle Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale e Sicilia orientale e dell’Autorità portuale di Messina e Milazzo, oltre al giurista senese, esperto del settore, Aldo Berlinguer. L’istituzione della cabina di regia era già stata deliberata dal governo regionale lo scorso 28 marzo.

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“Le Zes – afferma il presidente Musumeci – possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo per la nostra Isola, opportunità che la Regione non vuole assolutamente perdere. Siamo aperti al confronto con il territorio per individuare quelle aree che siano più competitive sui mercati internazionali e abbiano la capacità di attrarre investimenti e nuovi insediamenti industriali. Anche se ancora la disciplina statale per l’istituzione delle Zone è incompleta, non vogliamo perdere tempo in modo tale che, nel giro di qualche mese, la Sicilia possa essere pronta per avanzare a Roma le proprie candidature”.

L’istituzione delle Zes punta a ‘favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, delle imprese già operanti, nonchè l’insediamento di nuove imprese in dette aree’. Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 25 gennaio, è stato previsto che la superficie massima da destinare a Zes nell’Isola sia di quasi 56 chilometri quadrati, sui 240 in totale delle otto Regioni coinvolte (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

“Sul tema delle Zone economiche speciali  – sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – c’è una grande attenzione da parte di molti imprenditori, anche internazionali, disposti a investire nell’Isola. Dobbiamo fare presto con la delimitazione delle aree e farci trovare pronti quando il governo nazionale completerà l’iter per l’istituzione. Siamo convinti che in una Regione a Statuto speciale la capacità attrattiva delle Zes sia maggiore e quindi dobbiamo sfruttare questa potenzialità”.

A fornire il proprio supporto nell’individuazione delle aree e nella redazione dei piani strategici saranno anche la Svimez e il Parco scientifico e tecnologico di Catania. “Attraverso meccanismi di fiscalità di sviluppo e semplificazioni procedurali – afferma l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – puntiamo a rendere competitiva la Sicilia, a partire dal settore digitale dove la nosta Regione, attraversata dalle più importanti dorsali di internet, è protagonista di una nuova centralità”.

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