All’Ars si discute di “Zone economiche speciali” (ZES) come strumento per rilanciare l’economia della Sicilia
Una costruttiva discussione avviata dalla III Commissione presieduta dall’on. Orazio Ragusa oggi ha dato avvio ai lavori per rilanciare l’economia regionale attraverso le ZES. Tra gli obiettivi perseguiti: l’attrazione di investimenti diretti, l’aumento della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Palermo, 10/04/2018: Stamattina presso la Sala Mattarella dell’Ars, si è svolto un incontro tra i membri della Commissione Attività produttive, le molteplici parti sociali e Amministratori locali. Argomento di discussione: le ZES, una straordinaria opportunità per creare nuove opportunità di sviluppo tra cui un credito d’imposta per maxi investimenti fino a 50 milioni, il dimezzamento dei tempi per le autorizzazioni e le riduzione degli oneri amministrativi e istruttori.
A fare gli onori di casa, il Presidente, l’on. Orazio Ragusa: “La nostra volontà è quella di dare a tutti i territori una giusta opportunità. Chiederemo al governo regionale di farsi carico di un’istanza per creare lo spazio in cui calare le ZES”.
Molteplici i benefici previsti dall’istituzione delle Zone economiche speciali. “Per comprendere l’importanza di questo strumento e i benefici in termini occupazionali, si può verificare quanto già accaduto in Polonia, dove tra il 2005 e il 2016 nelle ZES sono stati creati oltre 300.000 nuovi posti di lavoro, con una attrazione di investimenti pari a 23 miliardi di euro. Tutto questo può e deve essere replicato in Sicilia”.
La superficie complessiva da utilizzare per le ZES in Sicilia è di ben 5mila 580 ettari. Differenti le zone coinvolte, non vincolate dall’obbligo di adiacenza territoriale. Come sottolinea lo stesso Deputato: “Deve partire una proposta condivisa finalizzata a superare la logica che limita l’individuazione delle aree di Palermo e Catania, perché sedi di Autorità portuale. Non possiamo accettare che territori come la fascia del Sud-est possano essere esclusi dai benefici delle Zes”.
Gli fa eco il segretario della III Commissione, l’on. Giovanni Cafeo che aggiunge: “Non bisogna trascurare un aspetto essenziale, ovvero la condivisione territoriale”.
Molteplici gli interventi, a cominciare dall’Assessore Regionale delle attività produttive, l’on. Girolamo Turano, il quale, dopo i saluti di rito, ribadisce: “Questo Governo sta lavorando da 5 mesi. Le ZES sono uno strumento importante. Abbiamo già istituito una cabina di regia – con Delibera di giunta regionale n. 145 del 28/03/2018 – per dare risposte e risultati concreti. Tutto il territorio siciliano deve essere coinvolto – conclude Turano – a cominciare dalle autorità portuali”.
Un plauso arriva anche dall’on. Giusi Savarino, Presidente della IV Commissione – Ambiente territorio e mobilità, la quale dichiara: “Ringrazio il Presidente Ragusa per il lavoro che ha coinvolto tutti, componenti politici e tutte le parti sociali interessate”.
A seguire, i contributi degli invitati all’incontro. Tra questi: l’Avv. Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Catania e Augusta, il quale afferma: “Le Zes sono uno strumento importante, non solo per gli sgravi fiscali previsti”; l’Avv. Cettina Di Pietro, Sindaco del comune di Augusta (SR); l’Avv. Ida Carmina, Sindaco del comune di Porto Empedocle (AG); Giuseppe Carta, Sindaco del Comune di Melilli (SR); il dott. Manlio Girolamo Cardella, Segretario regionale Conf.a.e.l; il dott. Salvatore Messina, Assessore al Bilancio del Comune di Termini Imerese, il quale giudica le ZES “un’opportunità da accogliere come strumento di crescita che non svantaggi nessuno”.
Anche il Vice Presidente della III Commissione, l’on. Angela Foti, dopo l’invito a non accontentarsi di quanto fatto dichiara: “Questo è un inizio”.
Conclude l’incontro l’on. Ragusa, il quale come Presidente, ha inaugurato una stagione di confronto tra le parti politiche e sociali. Il Parlamentare tiene a precisare: “Come Presidente della Commissione Attività Produttive, ho scelto di costituire un tavolo tecnico dedicato a questo argomento. Possiamo diventare un ponte di congiunzione tra le diverse istanze territoriali”.