Regionali, Busalacchi: “Tutte le liste sono fuorilegge. Le elezioni vanno sospese”

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“Siamo stati esclusi per un cavillo burocratico. Ma la legge, così pedissequamente applicata dal Tar deve essere valida per tutti. Ecco perché chiederemo che i giudici trattino le altre liste provinciali e regionali con la stessa severità”. Così Franco Busalacchi commenta la conferma, da parte del Tar, della ricusazione della lista Noi Siciliani con Busalacchi – Vox Popoli – Sicilia Libera e Sovrana per la mancata apposizione di timbri comunali di congiunzione tra l’elenco dei candidati del listino regionale e le relative firme di sottoscrizione e sostegno alla lista. “Se la nostra lista non è regolare, non lo sono neanche le altre, ecco perché le elezioni vanno sospese”.

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“Abbiamo richiesto l’accesso agli atti di tutte le altre liste presentate – commenta Pino Prestigiacomo, coordinatore regionale del movimento – da queste emergono alcune strane “incongruenze”. Com’è possibile che un candidato alla Presidenza della Regione, Fabrizio Micari, abbia firmato la propria accettazione della candidatura giorno 6 ottobre, a poche ore dalla scadenza della consegna delle liste e in pochissimo tempo, dalla mezzanotte del 6 ottobre alle 16 dello stesso giorno, ben tre consiglieri comunali (uno dei quali, Paolo Caracausi, era pure candidato), abbiano autenticato più di 1300 firme a sostegno della sua lista?”. “Inoltre, sempre per la lista Micari, Alice Anselmo ha firmato l’accettazione della candidatura giorno 3 ottobre, Nicola D’Agostino il 4, Mariella Lo Bello il 6, Antonio Rubino il 3, Valeria Sudano e Vincenzo Vinciullo il 5 e le relative sottoscrizioni portano date antecedenti”.

“Nella lista di Nello Musumeci – continua Prestigiacomo – il capolista ha accettato la candidatura il 2 ottobre, Felice Di Mauro Giovanni detto Roberto, il 3, Giuseppa Savarino detta Giusi, il 3, Girolamo Turano il 2 ottobre. L’ultima è stata Elvira Amata il 3 ottobre e anche qui le firme di sottoscrizioni sono state apposte in date precedenti”. “Saremmo di fronte a un falso ideologico e documentale – continua Prestigiacomo – che se provato, avrebbe forti rilievi penali”.

“Il Tar – commenta l’avvocato Lillo Massimiliano Musso, candidato alla vicepresidenza della Regione per Noi Siciliani – ha sancito che in Sicilia il favor partecipationis non si applica e che l’art. 14 della legge regionale 29 del 1951 si applica senza eccezioni. Siccome abbiamo evidenza che anche altre liste provinciali e tutte le liste regionali presentano difetti formali identici ai nostri presenteremo un esposto all’indomani delle elezioni, in virtù dell’art. 130 del processo amministrativo, per chiedere l’invalidazione del procedimento elettorale”.

“Di più – precisa Busalacchi – le elezioni vanno sospese perché quello che sta succedendo somiglia tanto a un golpe. È incostituzionale che alcune liste non abbiano l’obbligo di raccogliere le sottoscrizioni perché presenti all’Ars come gruppi parlamentari”, continua Busalacchi. “Se la democrazia non è in pericolo ora, quando lo è? Non accettiamo quanto successo, andremo fino alla Corte dell’Aja o di Marte, finché non troveremo un giudice che ci dà ragione. Mi sento censurato e discriminato, è inaccettabile. La legge non è affatto giusta, è come se mi si accusasse di aver carpito le firme dei sottoscrittori dicendo che erano raccolte per conto di altri candidati, come Miccichè o Musumeci. Ma i sottoscrittori hanno firmato davanti a un notaio con tanto di documento di identità e sapevano benissimo per chi dovevano firmare. Gli altri non so se hanno operato allo stesso modo”.

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