Torna a zampillare la fontana del Giardino Inglese, con i relativi giochi d’acqua, collocata nella zona Nord lato Via Duca della Verdura a fianco dello chalet. Sono stati effettuati lavori di consolidamento e impermeabilizzazione della vasca, il rifacimento dell’impianto idrico e dell’impianto elettrico. Per il ripristino della fontana sono stati necessari 40 giorni lavorativi. L’intervento è stato realizzato dalle maestranze Coime, cui Orlando e Arcuri hanno rivolto un apprezzamento “per il lavoro che, in sempre maggiore sinergia con le altre aree dell’amministrazione e con le aziende partecipate, svolge per restituire decoro e sicurezza a tanti luoghi simbolo della nostra città”. “Mentre l’amministrazione uscente si compiace, dopo cinque anni di governo, di aver aggiustato la fontana del Giardino Inglese, che torna a nuova vita a 36 giorni dalla elezioni, il M5s si dispera per lo stato in cui versano le serre del giardino liberty realizzato dal Basile. Che dire meglio tardi che mai… ma quanta strumentalizzazione a fini elettorali”. Così il candidato sindaco di Palermo del M5s Ugo Forello, che lancia l’hashtag #labellezzasalveràPalermo e con una provocazione pubblica una lettera inviata dalla Serra del Giardino Inglese dimenticata alla Capitale italiana della Cultura nel 2018, e cioè la città di Palermo, dove un’icona liberty dei fasti della Belle Epoque versa in stato di abbandono e incuria.
“Cara Capitale Italiana della Cultura, mi presento sono la serra costruita in pieno romanticismo da quel protagonista dell’architettura italiana che fu Giovan Battista Filippo Basile, sì… proprio l’architetto del Teatro Massimo, uno dei progettisti più imponenti dell’Italia post-unitaria, simbolo della rinascita socio-culturale ” si legge nella missiva. “Vorrei far presente che verso in uno stato di totale abbandono e degrado da moltissimi anni – si legge ancora – nonostante mio padre mi abbia progettata all’interno del giardino chiamato ‘all’inglese’ per contenere essenze profumate e diventare fulcro della vita urbana. Nessuno viene più a visitarmi e nessuno viene più a pulire quei pochi vetri rimasti intatti dal degrado che circonda e aggredisce il parco. Ricordo i tempi della Belle Epoque e della grande guerra, quelli dei bombardamenti e quelli della bella vita e non assistevo dai tempi del sacco di Ciancimino ad una tale mancanza di rispetto nei miei confronti e in quelli di mio padre e del parco che volle costeggiasse la sua via della Libertà, tra Eclettismo e Liberty”. “Non mi aspetto che oggi qualcuno sovverta l’abbandono in bellezza – conclude-, la disaffezione culturale in partecipazione.Nessuno viene più a trovarmi ma io ne ho viste tante e non mi arrendo al degrado come destino, sono protagonista dell’orgoglio palermitano e so che la bellezza salva il mondo, sono della convinzione profonda, grazie agli insegnamenti di mio padre, che la bellezza salverà anche Palermo. Cordialità, la Serra del Giardino Inglese a Palermo”.