Passaggio di consegne per Assoenologi Sicilia: Figlioli Presidente
La nomina è arrivata, all’unanimità, da parte del Comitato di Sezione a seguito delle dimissioni di Giacomo Salvatore Manzo che ha lasciato l’incarico dopo più di dieci anni
Giuseppe Figlioli
L’enologo Giuseppe Figlioli, direttore tecnico della Cantina Birgi (Marsala), è il nuovo Presidente di Assoenologi Sicilia. La nomina è arrivata, all’unanimità, da parte del Comitato di Sezione a seguito delle dimissioni di Giacomo Salvatore Manzo che ha lasciato l’incarico dopo più di dieci anni.
“Rivolgo un sentito ringraziamento al Presidente uscente per la dedizione, la costanza e la resilienza verso l’associazione – ha dichiarato Figlioli – e, allo stesso modo, sono grato a tutto il CdA per l’impegno profuso in questi anni tanto complessi quanto esigenti in termini di lavoro e risultati. Ringrazio, ancora, tutti gli associati e lo stesso CdA per la fiducia datami con l’incarico che mi appresto a ricoprire: un incarico tanto impegnativo quanto prestigioso”.
Il nuovo Comitato di Sezione
Il nuovo organigramma della Sezione Sicilia è dunque composto da Giuseppe Figlioli (Presidente), Giovanni Angileri e Girolamo Merendino (Vicepresidenti), Francesco Asaro (Segretario), Antonino
Santoro (Consigliere nazionale) e dai consiglieri Filippo Angileri, Giovanni Di Giovanna, Nicola Gufo, Tommaso Maggio, Massimo Pizzo, Giuditta Raccuglia ed Enrico Stella. L’incarico di Consigliere Assoenologi Giovani è stato affidato a Giuseppe Bennardo.

Il ruolo dell’enologo nella filiera produttiva
“Gli enologi e gli enotecnici siciliani hanno un bagaglio culturale e di competenze di alto profilo. Lo testimoniano i risultati legati alla qualità produttiva e al modo di affrontare sia le emergenze climatiche che le molte sfide del mercato. L’associazione li rappresenta e, con essi, rappresenta il mondo produttivo vitivinicolo in tutte le varie sfaccettature legate alla produzione”, evidenzia il Presidente Figlioli.
“Il ruolo dell’enologo, negli anni, è notevolmente mutato ed è in continua mutazione. Oggi è il manager della filiera produttiva, stretto collaboratore di titolari e Presidenti di cantine nello sviluppo della strategia aziendale. E’ chiamato anche a essere un bravo comunicatore verso stakeholder e buyer con uno storytelling che sia un distillato tra territorio e filiera. Da quest’anno, la categoria ha anche un suo codice ateco, elemento fondamentale per il futuro del ruolo”.
Gli obiettivi per il 2026
Il 2026 si aprirà quindi con un nuovo corso per la Sezione siciliana, pronta a guardare, con entusiamo, ai prossimi impegni, avendo come obiettivo primario lo sviluppo del comparto vitivinicolo.
Nel segno della continuità con il percorso portato avanti finora, Figlioli traccia già un primo quadro degli obiettivi da perseguire: “L’associazione – spiega – continuerà a tutelare, valorizzare e promuovere il ruolo dell’enologo sia all’interno delle aziende che verso gli stakeholder. Continuerà inoltre a rappresentare il ruolo e le attività produttive nelle sedi opportune per contribuire a sostenere e migliorare il comparto. L’intima complicità tra enologo, azienda, territorio e un’adeguata comunicazione rappresentano il futuro del sistema vitivinicolo. Mettere insieme le conoscenze e competenze, come solo l’associazionismo può fare, è un plus di valore per un futuro più solido”.
La Sezione è già al lavoro per la relizzazione degli eventi previsti per il 2026: sia gli appuntamenti ormai consolidati, come l’Enofocus e l’Enosimposio, che i meeting di aggiornamento e gli incontri tecnici. Il CdA di Assoenologi Sicilia coglie infine l’occasione per augurare a tutti di trascorrere delle serene festività e un 2026 ricco di nuovi successi per tutto il mondo enologico.

