Dal 12 al 15 giugno torna a Palermo Beer Bubbles, un evento che promuove e valorizza le eccellenze agroalimentari
E’ stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa la nona edizione di Beer Bubbles, erano presenti Alessia Billitteri e Maurilio Cassata di Utopìa, organizzatori dell’evento, l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo, il vice presidente di CNA Palermo Vincenzo Geloso, Francesca Cerami di IDIMED e Massimiliano Galli consulente per l’ESA

Un festival che in nove edizioni ha saputo unire persone e territori grazie a un denominatore comune: le birre artigianali, diventando un appuntamento fisso del palinsesto cittadino. Dal 12 al 15 giugno torna a Palermo Beer Bubbles, un evento che promuove e valorizza le eccellenze agroalimentari, brassicole ed enogastronomiche di tutta l’Italia, ma che è diventato soprattutto una vera comunità, fatta di donne e uomini che hanno scelto di raccontarsi e di raccontare il proprio territorio attraverso questo prodotto artigianale, e che ogni anno si ritrovano a Palermo.
Quest’anno la festa di Beer Bubbles si svolgerà in uno dei luoghi più iconici di Palermo, davanti al Teatro Politeama, tra Piazza Castelnuovo e Piazza Ruggero Settimo. Una festa sì, perché quest’anno l’occasione di fare festa non mancherà dato che Utopìa, l’organizzazione promotrice, trasformerà Piazza Politeama, tra allestimenti e musica, in uno spazio che ci farà rivivere gli anni 90, sì perché è proprio questo il tema che accompagnerà questa nona edizione.
Quest’anno Beer Bubbles ha il sostegno dell’Assessorato Attività Produttive, Turismo ed Agricoltura della Regione Siciliana, del Comune di Palermo, la Città Metropolitana e la collaborazione dell’ESA Ente di Sviluppo Agricolo. Tante le novità e le collaborazioni, come quella con il Comune di Castelbuono, il Comune di Valledolmo, il GAL delle Madonie e CNA Palermo, ma anche IDIMED – Istituto della Dieta Mediterranea e l’Associazione dei Cuochi di Sicilia. Saranno 150 birre artigianali, più di 10.000 litri di birra, street food e oltre 50 prodotti agroalimentari, ma non solo, durante le giornate si alterneranno talk tematici, cooking show e, la sera, dj set radiofonici. Un’edizione carica di contenuti e di cibi e abbinamenti da scoprire, che prova ad accontentare tutti.

“Saison, Blanche, Weizen, Stout, IPA, APA, sono solo alcune tipologie di birra – dice Maurilio Cassata, organizzatore di Beer Bubbles – ma Beer Bubbles non è solo per cultori e appassionati della birra artigianale, è un festival aperto a tutti coloro che vogliono approcciare questo mondo per la prima volta! Sappiamo che può sembrare complicato nuotare nel mare di stili, ma i birrai che partecipano al festival non vedono l’ora di farvi conoscere il loro oceano craft. E insieme a loro ci saranno decine di produttori agroalimentari: dai mieli ai formaggi, dagli oli ai distillati. La Sicilia agroalimentare e brassicola, per 4 giorni, si confronta con il resto d’Italia, per far conoscere ai partecipanti le novità e le innovazioni del settore”.
“Non solo birra artigianale e prodotti agroalimentari ma anche street food e musica – dice Alessia Billitteri, organizzatrice di Beer Bubbles – abbiamo dato a tutti un motivo per scendere in piazza… ‘Politeama’, perché farlo solo a Capodanno? Beer Bubbles è una festa ma, al contrario del capodanno, incontra non solo i gusti ma anche i palati di tutti”. Per citare solo alcuni dei birrifici presenti: Yblon, birrificio di Ragusa, con un’identità chiara e una volontà precisa come la Badessa, una Belgian Dubbel, intensa ma equilibrata che fa innamorare anche i palati più esigenti.
Dal Veneto: Evoqe, un’anima sour che esce fuori dagli schemi, una continua sperimentazione alla ricerca di equilibri tra gusto, sentori e acidità. Rockbrewery che utilizza un sistema di osmosi all’avanguardia che permette di creare profili d’acqua personalizzati per ogni birra. La PowerUp IPA, con estratti di luppolo in CO2, per una birra più sostenibile, e la The End, double IPA. Il 70% dei packaging utilizza alluminio riciclato. La Gramigna: realtà agricola che produce cereali come orzo e farro, ma è anche specializzata in grani antichi. Sarà possibile anche trovare la birra gluten free.
Il village chiude ogni sera all’1 di notte. Ingresso gratuito