I “Degenerati” di Gino Pantaleone: artisti e intellettuali ripudiati dai regimi totalitari

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“Degenerati” sono scrittori e scrittrici, poeti e poetesse, musicisti e musiciste, artisti e artiste dissidenti che si sono opposti a un regime dittatoriale, con riferimento all’etichetta data nella Germania nazista agli artisti esclusi dall’arte ufficiale, che esaltava invece la retorica del regime

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I Degenerati di Gino Pantaleone sono artisti e intellettuali che si sono opposti a un regime dittatoriale nei loro paesi patrii: attraverso le loro storie, i loro versi e le dichiarazioni più rappresentative, l’autore ci porta alla riscoperta del loro canto lirico e della loro lotta per il libero pensiero.

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“Degenerati” sono scrittori e scrittrici, poeti e poetesse, musicisti e musiciste, artisti e artiste dissidenti che si sono opposti a un regime dittatoriale, con riferimento all’etichetta data nella Germania nazista agli artisti esclusi dall’arte ufficiale, che esaltava invece la retorica del regime.

L’autore suddivide la ricerca in macrocapitoli, corrispondenti ai cinque continenti, con un’introduzione sui regimi dittatoriali dei Paesi presi in esame: dalla Libia di Gheddafi al Sudafrica dell’apartheid, dalle persecuzioni del Maccartismo del XX secolo a quelle del Messico di Porfirio Díaz, e ancora dalla Cambogia di Pol Pot e dei Khmer Rossi alla Cina di Mao Zedong, dalla Corea del Nord di Kim Jong-un all’Indonesia di Haji Suharto, dall’Iran degli Ayatollah alla Turchia di Erdogan, dalla Grecia di Papadopoulos alla Germania di Hitler, fino all’Unione Sovietica di Stalin.

Il testo è arricchito con brani poetici e le dichiarazioni più significative degli artisti degenerati: tra gli altri, Salman Rushdie, Marjane Satrapi, Salvatore Quasimodo, Benedetto Croce, Luis Sepulveda,  Isabel Allende, Gli Inti-Illimani, Violeta Parra, Miriam Makeba, Nadine Gordimer, Wole Soyinka, Arthur Miller, Allen Ginsberg,  Nazim Hikmet Ran,  Ferit Orhan.

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