Report Istat: solo il 45,9% degli italiani è digitalmente alfabetizzato. Romano (Noi Moderati): “adesso è il momento di portare Syllabus nelle scuole”
Il Presidente della Commissione bicamerale per la Semplificazione: “La trasformazione digitale parte dalla scuola. Prepariamo le future generazioni a essere cittadini digitali”
Secondo il report Istat soltanto il 45,9% dei cittadini italiani è digitalmente alfabetizzato. Su questo dato è intervenuto alla Camera, il Presidente della Commissione bicamerale per la Semplificazione, Saverio Romano, Coordinatore di Noi Moderati, già Ministro delle Politiche agricole. “Ciò significa – ha evidenziato Romano – che soltanto il 45,9% dei cittadini italiani hanno un approccio consapevole con strumenti che invece vengono utilizzati in massima parte da giovani e adolescenti senza la conoscenza dettagliata dello strumento che stanno utilizzando. La strada italiana è stata quella di integrare pillole informatiche a scuola anziché una vera e propria iniziativa tendente a formare prima gli insegnanti e poi i giovani studenti. Allora vogliamo sapere, anche in funzione del fatto che in Italia è presente una piattaforma “Syllabus” da marzo 2023 che rilascia pillole di insegnamento alla pubblica amministrazione, se questa piattaforma possa essere anche utilizzata presso le nostre scuole”.
“Un paese come il nostro – ha sottolineato Romano – che sta facendo uno sforzo enorme, investendo ingenti risorse per la trasformazione digitale non può ovviamente non partire dalla scuola che è l’elemento principale di formazione, di informazione per coloro che nel futuro dovranno poi essere cittadini digitalizzati di questa nostra nostra Italia. I dati che lei sta fornendo a tutto il Parlamento anche in quella Commissione che è una Bicamerale, possono essere utili al fine di mettere insieme sinergicamente tutte le attività di ogni comparto e la pubblica amministrazione sta ponendo in essere per far sì che il nostro Paese scali la graduatoria, eviti di essere considerato in Europa il fanalino di coda e metta nelle condizioni le nuove generazioni per essere cittadini a tutto tondo e non limitati da un analfabetismo che non non possiamo consentire”.