Diga Ancipa, in due giorni è più che triplicata la quantità di acqua. Cocina: “Sbloccata l’erogazione di soccorso per il Nisseno”

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“Accolgo con soddisfazione – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – i risultati dell’incontro sull’emergenza idrica che si è tenuto alla prefettura di Enna

foto fb

Salvo Cocina

In Sicilia si continua a fronteggiare la carenza di risorse idriche ma al di là delle piogge esigue cadute negli ultimi mesi, su 26 invasi monitorati direttamente dalla Regione, tre risultano fuori esercizio, cinque sono sottoposti a limitazioni per ragioni di sicurezza e 10 attendono ancora il collaudo. Ovvero circa il 70 per cento presenta seri problemi di funzionamento. 

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Intanto, il capo della Protezione civile regionale e coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina al termine della riunione con il prefetto di Enna, i sindaci del comprensorio interessato, gli enti regionali coinvolti e Siciliacque, ha annunciato che: “La quantità di acqua all’interno della diga Ancipa in due giorni è più che triplicata, passando da 230 mila a oltre 700 mila metri cubi e con un innalzamento del livello idrometrico di oltre 6 metri. Un aumento considerevole, dovuto alla piogge attese e finalmente arrivate, che continuerà ad assicurare una quantità di riserva idrica minima per diversi mesi ai cinque Comuni dell’Ennese, che dipendono esclusivamente da quel bacino, oltre a consentire un miglioramento dei turni di erogazione alla popolazione, al pari degli altri comuni della provincia. Inoltre sarà riattivata la distribuzione dell’acqua di soccorso per Caltanissetta e San Cataldo, in attesa del completamento della nuova conduttura che porta la nuova acqua da Butera a Caltanissetta. Una situazione che conferma che il comportamento tenuto dalla Regione è stato equilibrato e sempre improntato alla salvaguardia di tutte le comunità colpite. E proprio in questa logica la Cabina di regia ha delineato strategie, piani e interventi per fronteggiare l’emergenza, procedendo già dal mese di marzo a imporre il risparmio dell’acqua dagli invasi, riducendo i prelievi per prolungarne la vita fino alla stagione delle piogge e cosi assicurare un minimo di  distribuzione fino a oggi”.

“Accolgo con soddisfazione – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – i risultati dell’incontro sull’emergenza idrica che si è tenuto alla prefettura di Enna. L’aumento delle riserve della diga Ancipa, triplicate in pochi giorni, garantisce continuità di approvvigionamento per i Comuni dell’Ennese e acqua di soccorso per Caltanissetta e San Cataldo. Grazie alla collaborazione tra enti e all’attivazione dei nuovi pozzi di Butera, sarà possibile assicurare una distribuzione equa e sostenibile senza compromettere le risorse del bacino. La Regione continuerà a lavorare per soluzioni stabili e durature”.

“La nostra priorità – prosegue – è sempre stata la tutela delle comunità colpite, attraverso interventi tempestivi e strategici. Sono grato alla Cabina di regia, coordinata da Salvo Cocina, e a tutti i soggetti coinvolti per l’impegno profuso nella gestione di questa delicata situazione. Un ringraziamento particolare al prefetto di Enna, con la quale in questi giorni siamo stati spesso in contatto, per l’importante attività di mediazione svolta”.

“Il mantenimento della distribuzione di acqua a favore della comunità nissena fino a quando non verrà completato il nuovo bypass emergenziale di Blufi – aggiunge Cocina, sempre in contatto con il presidente della Regione, Renato Schifani – non creerà nessun problema alle riserve idriche di Ancipa a favore dei 5 Comuni ennesi. Siciliacque ci ha fornito un preciso crono-programma e assicurato che, al termine di complessi interventi, entro venerdì al massimo, i due Comuni nisseni potranno essere sganciati dal sistema Ancipa. Questo grazie al completamento del bypass dell’acquedotto di Bulfi, che convoglierà l’acqua dei nuovi pozzi di Butera e di Mazzarino, oltre a quella già in rete dei pozzi di Polizzi, Caltanissetta, San Cataldo, attivati insieme ad altre diverse decine in pochi mesi grazie all’attività emergenziale messa in campo dalla Regione e dai gestori”.

Nel corso della riunione, Cocina ha sottolineato che “qualsiasi azione deve garantire parità di trattamento a tutti i cittadini siciliani, quindi l’impianto deve tornare nella gestione tecnico-operativa di Siciliacque, in modo da evitare ulteriori danni, assicurare il servizio in sicurezza e non privare dell’acqua disponibile la comunità, oggi quella nissena, domani di altre aree della Sicilia”.

“Il volume idrico disponibile di Ancipa, finalmente in aumento con le attese piogge,  – conclude il capo della Protezione civile – sarà gestito secondo le direttive degli organi di controllo, tra cui l’Osservatorio permanente sugli usi idrici, l’Autorità di bacino e la Cabina di regia, ottimizzando così l’utilizzo delle risorse a favore dei cittadini più colpiti, fino alla risoluzione della crisi”.

“Criticare per partito preso il governo regionale – dichiara Salvo Geraci capogruppo della Lega l’Assemblea regionale Sicilianae addirittura porre in essere atti al limite della liceità sull’emergenza siccità è inaccettabile. C’è uno sforzo importante del governo Schifani per rimediare ai ritardi e alle inadempienze del passato. A ciò si aggiunge che è caduta pochissima pioggia. Ogni azione che modifichi l’approvvigionamento in alcuni territori è fatta sempre cum grano salis, senza arrecare disagi e preservando l’interesse generale. Non ci si può chiudere nella logica di pensare solo al proprio territorio ma occorre un orizzonte più ampio. Il civismo dovrebbe appartenere a tutti anche alle opposizioni”.

“La crisi idrica in Sicilia – afferma Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars – dovrebbe essere affrontata dalle comunità locali in un’ottica regionale, all’insegna del mutuo aiuto. Ben comprendiamo i disagi nell’Ennese, tuttavia auspichiamo che da questo territorio- così come da tutti quelli della nostra regione colpiti da questa drammatica emergenza- vi sia un grande spirito di collaborazione”. 

La decisione della cabina di regia di condividere le risorse dell’Ancipa a favore di due Comuni nisseni – aggiunge Assenza – è temporanea ed è stata messa in atto per garantire intanto una soluzione tempestiva. Il governo Schifani sta mettendo in campo le soluzioni possibili per fronteggiare la crisi idrica e questo impone anche provvedimenti tampone contro i quali le istituzioni locali non dovrebbero replicare con azioni contrarie alle regole se non addirittura al di fuori della legge. Tutti, ora come non mai, dovremmo sforzarci di ragionare anteponendo il “noi” Sicilia all’”io” delle singole comunità locali. Inoltre- così come è auspicabile in tutte le grandi emergenze- le opposizioni dovrebbero fare fronte comune con chi governa, contribuendo con proprie proposte costruttive invece di lasciarsi tentare da polemiche strumentali e comportamenti all’insegna della demagogia”.

“Siamo al paradosso – afferma il referente del M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola sul versante della crisi idrica la situazione è catastrofica, e gli ultimi due governi, soprattutto quello Musumeci, hanno enormi responsabilità. Guai, però, a dirlo: per i deputati corsi a difendere Schifani, denunciare l’inefficacia delle scelte governative è alimentare tensione sociale. E, comunque, sia chiaro, la corsa all’acqua non può diventare una guerra tra poveri: l’approvvigionamento idrico va garantito a tutti, non ad alcuni Comuni a scapito di altri”.
“Abbiamo perso – dice Di Paola – grandissime risorse economiche per rifare reti idriche e invasi, e le azioni messe in campo finora contro la siccità si sono rivelate del tutto insufficienti. Guai però, a sottolinearlo: per i difensori di Schifani si rischia di fomentare la popolazione, come se non bastassero a farlo i rubinetti perennemente a secco nel 2024, quando è una realtà l’intelligenza artificiale e si organizzano escursioni nello spazio, mentre in Sicilia si è costretti a girovagare con i bidoni e secchi in mano, rischiando di diventare la barzelletta d’Italia”.

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