“Una società che non cura le periferie è malata”. L’assessore Albano: “Sono il nostro futuro”

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All’incontro, erano presenti, tra gli altri, il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l’arcivescovo della città, Corrado Lorefice

L'assessore Albano all'iniziativa "Una società che non cura le periferie è malata"

«Le periferie rappresentano il nostro futuro, dobbiamo avere il coraggio di cambiare radicalmente e lavorare per rilanciarle, dando dignità e un futuro ai tanti cittadini che abitano nei quartieri poco assistiti, dove, purtroppo, è alto il tasso di povertà educativa e di  criminalità organizzata. Il governo Schifani sta mettendo in atto azioni concrete per contrastare la povertà sociale e il disagio giovanile, sostenendo i ragazzi e le famiglie. Soltanto prendendoci cura delle nostre periferie possiamo migliorare le nostre città». Lo ha detto Nuccia Albano, assessore regionale alla Famiglia e politiche sociali, partecipando all’iniziativa “Una società che non cura le periferie è malata”, organizzata da padre Garau nella parrocchia San Paolo Apostolo di Palermo, chiesa chiusa da quasi 20 anni. Erano presenti, tra gli altri, il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l’arcivescovo della città, Corrado Lorefice.

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«In quest’ottica – ha aggiunto l’assessore Albano – stiamo rilanciando e rafforzando il ruolo degli oratori siciliani. Spazi che devono tornare ad essere luoghi di aggregazione e di socializzazione, oasi dove i piccoli e i più grandi possano sentirsi sicuri e amati, una seconda casa capace di allontanare i ragazzi dalla strada e dai pericoli della criminalità. Lo scorso mese abbiamo istituito, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il presidente della Conferenza episcopale siciliana (Cesi), un gruppo di lavoro permanente per valorizzare il significativo ruolo sociale della Chiesa nel nostro territorio, promuovendo la trasmissione di valori positivi».

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