Agroalimentare, morto il Cavaliere del lavoro Arturo Ferruzzi: ha portato l’eccellenza italiana sui mercati globali
Schivo alle luci della ribalta, Arturo Ferruzzi ha portato avanti l’opera del padre, curando con competenza e passione lo sviluppo del mondo agricolo e contribuendo in modo fattivo e concreto alla creazione di un impero riconosciuto in tutto il mondo
La scorsa notte (8 novembre) è scomparso all’età di 84 anni Arturo Ferruzzi, Cavaliere del Lavoro e figlio di Serafino Ferruzzi, fondatore del più grande gruppo agroindustriale italiano. Schivo alle luci della ribalta, Arturo Ferruzzi ha portato avanti l’opera del padre, curando con competenza e passione lo sviluppo del mondo agricolo e contribuendo in modo fattivo e concreto alla creazione di un impero riconosciuto in tutto il mondo.
Ha portato l’eccellenza italiana sui mercati globali: l’amore per i campi e per la coltivazione della terra, lo ha sempre spinto a stare in prima linea, verificando ogni singolo passaggio della filiera. Ritiratosi in Sicilia ha seguito la moglie Maria Cristina Busi, presidente di Confindustria Catania e di Sibeg Coca-Cola – al suo fianco da 41 anni – mantenendosi sempre un passo indietro, come solo i gentiluomini d’altri tempi sanno fare. Discreto e riservato, per la famiglia ha rappresentato un punto di riferimento, un pilastro, una certezza, trasferendo loro quei valori che hanno permeato la sua vita professionale e personale. Figura di spicco e persona di grande valore umano: sempre positivo, sempre equilibrato, mancheranno la sua eleganza e la sua gentilezza. Lascia una profonda impronta nella comunità e un ricordo indelebile in coloro che lo hanno conosciuto.
I funerali si terranno martedì 12 novembre a Ravenna, nella basilica di San Francesco, alle ore 11.