Smaltimento scarti tessili, Confartigianato firma intesa con il consorzio nazionale

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Imprese ed istituzioni a confronto per la Settimana dell’energia e della sostenibilità. In Camera di commercio anche studenti palermitani del settore moda

Foto Carla Fernandez

Da sinistra Giuseppe Todaro, Guido Barcellona, Giovanni Rafti, Maria Grazia Bonsignore e Peter Barreca

Confartigianato Palermo sigla un protocollo di intesa con il Cobat, il consorzio nazionale per la raccolta, il trattamento e l’avvio a recupero di prodotti tessili giunti a fine vita, per sostenere gli associati del settore della moda nel rispettare le nuove direttive di prossima attuazione, che prevedono dal 2026 il divieto di distruzione di tessuti e calzature invenduti in tutta l’Unione Europea. L’obiettivo è anche quello di per perseguire uno sviluppo sostenibile che apporti benefici non solo all’ambiente, ma anche all’intero sistema economico, riducendo gli sprechi e generando nuove materie prime.

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La firma del protocollo di intesa è avvenuta questa mattina nel corso della giornata organizzata da Confartigianato Palermo, insieme a Confartigianato Enna, in collaborazione con la Camera di commercio Palermo-Enna. Un appuntamento che rientra tra le iniziative di Confartigianato nazionale per la Settimana dell’energia e della sostenibilità. In platea anche studenti di istituti palermitani che si occupano di moda: Medi, Burgo ed Euroform.

Al tavolo di relatori, oltre ai presidenti di Confartigianato Palermo ed Enna, rispettivamente Maria Grazia Bonsignore e Peter Barreca, anche il segretario generale della Camera di commercio, Guido Barcellona, il presidente della Rap, Giuseppe TodaroFederico Lo Presti,  consultant Cribis gruppo Crif, Marco Cherubini, business owner Esg Cribis gruppo Crif, Flavia Pinello, presidente della categoria moda di Confartigianato Sicilia e Michele Priori, consigliere d’amministrazione Cobat Tessile. A coordinare i lavori, il segretario di Confartigianato Palermo, Giovanni Rafti. Tra i vari interventi, è emersa la necessità di diffondere una cultura d’impresa rispettosa dell’ecosistema e delle persone.

“Costruire un futuro sostenibile per le imprese – ha detto Maria Grazia Bonsignore – è una responsabilità di tutti noi. Gli sforzi degli imprenditori devono però essere accompagnati da politiche corrette e mirate ad affrontare la transizione energetica e ambientale. Oggi, come Confartigianato, firmando il protocollo di intesa con Cobat, abbiamo messo un tassello per tutelare, informare e sostenere le imprese del settore della moda che rischiano di farsi trovare impreparate dall’Unione europea non appena entreranno in vigore le nuove norme nel 2026”.

“Tecnologia e sostenibilità sono i grandi temi con cui oggi occorre confrontarsi – ha sottolineato Peter Barreca –. A livello di attività produttive, ciò vuol dire rivedere anche il modo di fare impresa, avendo consapevolezza che gli aspetti legali alla sostenibilità dell’impresa, dei suoi prodotti e servizi possono fare la differenza. È il caso ad esempio degli istituti di credito che, al momento di valutare un’attività, non si fermano più ai soli dati e conti economici, consapevoli che la sostenibilità influisce sulla ‘reputazione’ di un’azienda, e di riflesso sul suo buon funzionamento economico. È chiaro quindi che la sostenibilità non è più soltanto una scelta etica, ma una necessità imprenditoriale. Rappresenta infatti un valore aggiunto per le nostre imprese, sia in termini di competitività che di responsabilità verso le comunità in cui operiamo”.

“Lo sviluppo sostenibile nell’ambito della transizione ecologica ed ambientale è un tema molto caro alle imprese, che stanno profondendo ogni energia per mettersi al passo coi tempi. Ci sono una serie di aspetti normativi che vanno affrontati e per gli imprenditori è fondamentale lo snellimento delle procedure burocratiche, la chiarezza e il sostegno da parte della politica affinché le nostre aziende possano essere competitive. Alla Confartigianato il mio apprezzamento per l’iniziativa che si rivolge alle aziende e che ha come obiettivo la sostenibilità”, ha detto il presidente della Camera di Commercio Palermo Enna, Alessandro Albanese.

“Sostenibilità e innovazione digitale è la doppia transizione che le Camere di Commercio stanno affrontando insieme con le imprese. Efficienza, efficacia e riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche e dei servizi della Camera di Commercio: l’obiettivo è ‘burocrazia zero’. Lavoriamo per digitalizzare tutti i servizi camerali ed assicurare la massima riduzione dei tempi nel pieno ciclo della sostenibilità a tutto tondo a vantaggio delle imprese. Piena condivisione, dunque, del progetto di Confartigianato Palermo a tutto vantaggio per le imprese”, ha affermato Guido Barcellona, segretario generale della Camera di Commercio Palermo Enna.

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