Disagi per residenti e pendolari. Il sindaco Militello chiede di posticipare l’orario di partenza da Ustica

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ll Sindaco di Ustica Salvatore Militello

Ancora disagi per residenti e pendolari delle isole minori siciliane. Questa volta a fare sentire la voce della propria comunità, è il sindaco di Ustica Salvatore Militello che con una lettera inviata alla Libertylines e all’assessorato regionale alla Mobilità, ha richiesto di quantificare il costo aggiuntivo per la modifica dell’orario di servizio veloce regionale dalle ore 14,00 alle ore 15,00 da Ustica. Visto il silenzio assordante, il Comune di Ustica, in sostituzione della Regione, si propone provocatoriamente per sostenere i costi della variazione dell’orario per i restanti giorni di febbraio e per tutto il mese di marzo. In fase di programmazione del servizio regionale da Ustica a Palermo – scrive Militello – avevamo richiesto la partenza da Ustica alle ore 15,00 di tale servizio (come del resto sempre avvenuto per oltre 15 anni). In quella fase ci fu detto dalla Compagnia che, in base al bando regionale, l’orario richiesto avrebbe comportato dei costi aggiuntivi rispetto al contratto e da parte dell’Assessorato alla Mobilità che successivamente si sarebbe attenzionato il problema. In diverse occasioni ed in diversi modi – continua Militello – da gennaio abbiamo fatto presente tali disagi, sollecitando sia l’assessorato regionale alla Mobilità che l’Assessore direttamente, evidenziando che la partenza alle ore 14,00 da Ustica creava dei disagi a quei servizi essenziali non presenti sull’isola (medici, professori, professionisti vari oltre che alla popolazione). Siccome i disagi continuano e non si hanno risposte da parte di chi dovrebbe garantire i servizi della continuità territoriale alla popolazione isolana, alfine di verificare se questo Comune, pur nelle sue difficoltà economiche, può intervenire economicamente affinché tale orario di partenza venga posticipato dalle ore 14,00 alle ore 15,00, ho chiesto alla Società – aggiudicataria del servizio – di sapere il costo aggiuntivo che il Comune di Ustica, in sostituzione della Regione, dovrebbe sostenere per tale variazione (dalle ore 14,00 alle ore 15,00) per i restanti giorni di febbraio e per tutto il mese di marzo, cercando di mettere fine – almeno momentaneamente – a tutti i disagi che quotidianamente la popolazione patisce” – conclude il primo cittadino di Ustica -.

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