Agci e Anpit siglano intesa: “Il futuro della Sicilia è nell’alleanza tra imprese, associazioni e istituzioni”

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Siglata un’intesa tra Associazione nazionale industria e terziario – Anpit Sicilia e Associazione Generale Cooperative Italiane – Agci Sicilia, per dare pieno supporto, consulenze e servizi alle imprese ed alle società che operano nel territorio.
L’accordo è stato stipulato in occasione del convegno regionale “Le sfide della Sicilia: rilancio, innovazione e turismo”, organizzato da Anpit a Palermo, nella Sala Gialla dell’Ars, a Palazzo dei Normanni.
 A firmare il documento, per l’Anpit il presidente nazionale Federico Iadicicco e la presidente regionale Lidia Dimasi, per Agci Sicilia il presidente Michele Cappadona.
“Tra Anpit e Agci una collaborazione virtuosa, un rapporto sinergico a sostegno delle aziende e per dare un contributo concreto al sistema imprese sul territorio siciliano” – ha spiegato il presidente nazionale di Anpit Azienda Italia Federico Iadicicco.
«Per Anpit Sicilia è senz’altro motivo di grande orgoglio l’accordo siglato con AGCI Sicilia con il comune obiettivo di attivare quelle sinergie indispensabili per il massimo supporto e il potenziamento dei servizi da rendere alle imprese e aziende del territorio», ha dichiarato la presidente regionale di Anpit Sicilia Lidia Dimasi.
«In un momento così delicato per la ripresa del tessuto imprenditoriale siciliano, dopo due anni di pandemia e le criticità legate alla guerra in corso in Ucraina, collaborazioni come questa rappresentano la strada maestra per far sì che nessuno resti indietro e che le opportunità offerte dal Pnrr non vengano vanificate da ostacoli strutturali e burocratici. Anpit e Agci stanno avviando un percorso comune volto a poter fornire format e servizi a supporto delle imprese, attivando azioni propositive nei confronti delle istituzioni locali, incentivando l’innovazione e salvaguardando il prezioso patrimonio di aziende e società radicate nei territori e che devono affrontare le sfide di un mercato sempre più globale. Soltanto facendo rete è possibile guardare con fiducia al futuro e costruire realtà sempre più solide».
«L’intesa stipulata con Anpit – ha commentato con soddisfazione Michele Cappadona, presidente AGCI Sicilia –  è un passo importante nel percorso di ampio dialogo, sinergia e coordinamento su sfide comuni e obiettivi operativi concreti, da tempo intrapreso a livello regionale dall’Associazione Generale delle Cooperative Italiane.
In tema del Rilancio, l’efficienza nella pubblica amministrazione è un requisito imprescindibile per ogni seria politica di sviluppo. È uno dei punti dolenti dell’Isola, tra i fattori che rallentano e ostacolano l’avvio e il consolidamento del tessuto economico-produttivo.
In termini di innovazione – continua Cappadona – AGCI Sicilia con grande soddisfazione ha apprezzato il recente riconoscimento, attraverso una norma approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana, di un’importante iniziativa progettuale perseguita con determinazione fin dal 2018, designato dalla Commissione Europea “Anno europeo del patrimonio culturale”, che ha visto Palermo “Capitale italiana della cultura”, che riguarda l’istituzione e la realizzazione di incubatori di imprese culturali e creative, costituite sotto la forma societaria cooperativa. Siamo molto fieri che il testo della norma proposta e approvata sia stato formulato nella sede regionale di AGCI Sicilia. Innovazione e creatività sono un binomio naturale eccezionale come strumento di crescita e sviluppo.
Che la fruizione dei beni culturali sia uno degli asset simbiotici con il settore del turismo e che quindi le relative politiche di sviluppo vadano considerate congiuntamente, con misure di stretta coerenza, è un elemento imprescindibile per la Sicilia.
Se è indispensabile per la nostra Isola, carente nel settore manifatturiero, creare le condizioni per attrarre nuovi insediamenti produttivi in generale, è anche doveroso riuscire finalmente a valorizzare le enormi potenzialità inespresse e latenti del turismo. Per questo abbiamo proposto l’istituzione di Zes-T, “zone economiche speciali  per il turismo”. La piccola Malta ha da sola una densità turistica 80 volte più grande della Sicilia: solo questo dato giustificherebbe l’immediata istituzione delle Zes Turistiche.
Per il turismo, AGCI ha da sempre condiviso il rammarico che la Sicilia abbia tesori culturali, naturalistici e ambientali, ricchezze che nessun altro possiede, veri e propri gioielli inestimabili che restano però chiusi in uno scrigno e non valorizzati. Siamo gestionalmente arretrati perfino nella destagionalizzazione, di cui si parla da trent’anni, quando i paesi dell’Europa orientale sono attrezzatissimi persino nel turismo sanitario. Ma – aggiunge Cappadona – voglio ricordare anche le occasioni trascurate del turismo sociale o di quello relazionale-esperenziale, del turismo ambientale e sostenibile, dell’ecoturismo, o quelle “di nicchia” come l’ittiturismo, il cicloturismo, il turismo religioso e le Vie Francigene. E qui mi permetto una digressione, che però è gravemente pertinente: non si può svilire un fattore di crescita così strategico come il turismo non curandoci di un aspetto tanto essenziale per l’accoglienza come la pulizia e l’igiene. L’irresolutezza, l’inerzia nel non risolvere il problema dei rifiuti in Sicilia che si accumulano per le strade è purtroppo sintomatico – conclude Michele Cappadona – di una lentezza decisoria che, se irrisolta, non potrà consentirci mai di raggiungere nessun obiettivo. 
È questo l’obiettivo dell’accordo stipulato tra Agci e Anpit: il futuro della Sicilia è nell’alleanza tra imprese, associazioni e istituzioni. Occorre un cambio di passo per non restare più indietro. Il futuro, la crescita e la vita hanno una grande qualità in comune: la velocità. È tempo di correre insieme».

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