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La Sicilia va in vetrina al Vinitaly di Verona nell’edizione di rilancio

VERONA –  La Sicilia va in vetrina al Vinitaly di Verona nell’edizione di rilancio che si sovrappone alla Borsa del Turismo in corso, negli stessi giorni, a Milano. Questo non ha impedito al presidente della Regione Nello Musumeci di essere presente in entrami i luoghi.



Di buon mattino la conferenza stampa a Milano con l’assessore al turismo Manlio Messina e nel pomeriggio alle 15.30 l’altra conferenza con l’assessore all’agricoltura Toni Scilla. Allo stesso tavolo il sottosegretario di Stato, Francesco Battistoni e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Da moderatore, con la regione di Andrea Peria di Terzo Millennio, l’Assessore Scilla che da la parola ai protagonisti dei prossimi eventi che si terranno in Sicilia. Si parte il 24 e 26 giugno da Monreale con il primo concorso Biodivino. E’ Dario Cartabellotta direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura a sottolineare che “la sostenibilità ambientare non si può mandare in soffitta. I produttori sono pronti a fare la loro parte. In Sicilia sono 25 mila gli ettari di vino coltivati biologicamente”. Aspetto su chi ha puntato anche il sottosegretario Battistoni. “Puntare al biologico significa puntare al futuro”.



Dal 20 al 23 settembre a Marsala approderà il primo concorso mondiale di Bruxelles organizzato dalla società “Vino Press”. E’ un concorso da 12 anni itinerante e che quest’anno approda in Sicilia con una sezione dedicata a vini fortificati e dolci. “Crediamo – dice l’organizzatore in lingua francese – che questi vini hanno bisogno di comunicazione”.



La stessa comunicazione di cui ha parlato Sebastiano Di Bella, presidente dell’Istituto Regionale del vino e dell’olio. “Dobbiamo ancora fare molto su questo aspetto. Abbiamo già in cantiere nuovi progetto per la promozione in Germania”. A settembre tornerà, ma le date sono ancora da definire, a Mazara del Vallo il Blue Sea Land Expo dei Cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente. Ma non è finita qui. L’assessore Scilla, anticipa in una premiata sala stampa fatta da giornalisti ma anche da operatori che la “Sicilia si è candidata ad essere la capitale dell’enogastronomia in Europa nel 2025”. Una grande ambizione su cui la sfida è aperta.



A chiudere la conferenza stampa è il presidente Musumeci. “Trent’anni fa la Sicilia si preoccupava di trovare vini da taglio, oggi abbiamo uno degli stand più visitati del Vinitaly. In una terra che per natura è di individualista dove Pirandello diceva che ogni siciliano è un isola nell’isola noi oggi siamo qui con: 3 associazioni (Assovini, Providi e Vitesi), e Consorzi di tutela di vinic Doc (Sicilia, Etna e Pantelleria), oltre alla Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura”. Il presidente ha snocciolato anche alcuni primati della Sicilia. “Siamo la prima regione la maggiore superficie di biologico ed interrato. Abbiamo, in Sicilia, il più grande vigneto d’Italia. Abbiamo compreso quanto sia importante creare vino e con la cultura farne un binomio insuperabile. Produrre il vino è un’emozione”.



La vetrina del vinitaly è stata anche occasione per il presidente di snocciolare alcuni dati su quanto fatto per il settore. “In quattro anni di governo abbiamo investito 368 milioni di euro per il rilancio e la valorizzazione del settore vitivinicolo siciliano. Risorse che confermano la grande attenzione che la Regione pone per l’enologia e grazie alle quali l’Isola è ormai un brand indiscusso di altissimo prestigio internazionale nel campo del vino. Ed è con questi presupposti che anche quest’anno siamo presenti, da protagonisti, al Vinitaly”.



                                                           Vincenzo Lombardo




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