Candidati a sindaco di Palermo. Ci riprova Ferrandelli. La Piana (Cisl): “Molti nomi pochi programmi”

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“Palermo vive un disagio che possiamo definire ormai emergenziale sotto diversi punti di vista e le elezioni di maggio sono uno snodo centrale per un necessario cambio di passo. Purtroppo finora leggiamo di tanti nomi, ma nessuna visione futura della città che vuole davvero diventare protagonista della necessaria e non più rinviabile rinascita post pandemica”. Ad affermarlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Il dopo Orlando non sarà facile per nessuno, la situazione economico-finanziaria è complicata e, possiamo dire, appesantita per anni e anni a venire. Non si può stilare un libro dei sogni , ma dai candidati vogliamo progetti certi e soprattutto un programma con modi e tempi di realizzazione e soprattutto con quali risorse. Non basta avere un nome quindi, bisogna avere chiaro qual è il progetto, e se questo è compatibile con le condizioni attuali della città e dell’amministrazione comunale”. La Piana aggiunge “serve che il nuovo sindaco abbia un forte dialogo con il governo nazionale e che possa avere fra le priorità almeno questi due minimi obiettivi: la ripartenza economica sociale e produttiva delle periferie, e la visione di Palermo come città metropolitana che abbia quindi un forte raccordo con i comuni limitrofi”. Infine “è necessaria più che mai – conclude il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana –  una forte concertazione con le parti sociali, il modello della persona sola al comando ha mostrato, come abbiamo più volte ribadito, tutte le sue falle. Insieme alle nostre federazioni in rappresentanza di tutti i settori, stileremo le proposte per un programma concreto su tutto ciò che riteniamo prioritario, e su questo vorremo confrontarci con i candidati a sindaco della città, auspicando che, qualunque sia la loro appartenenza politica, condividano con noi la voglia di vedere Palermo splendere e rinascere come merita”.

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Intanto, ultimo in ordine di tempo, scende (per la terza volta) in campo Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’Assemblea di +Europa, attuale consigliere comunale di Sala delle Lapidi e oggi all’opposizione. A sostenerlo, oltre al suo partito sarà anche Azione di Carlo Calenda che in prima battuta si è affrettato a prendere le distanze dal M5s, dalla Dc nuova e da Forza Italia. Una battuta al vetriolo anche al candidato di Matteo Renzi. “Non so cosa voglia fare Italia Viva, Davide Faraone si è candidato a Palermo, auguri – ha aggiunto Calenda -. Penso che la linea politica sia inintelligibile a parte dire che Renzi sia il salvatore della patria e dell’universo. In Italia Iv si alleerà a volte con il M5s altre con Forza Italia, auguri”.                                           “Ave­vo al­tri pro­get­ti – ha dichiarato Ferrandelli – ma da­van­ti al­l’in­vi­to di ri­pen­sa­re al mio im­pe­gno per Pa­ler­mo e met­te­re la mia co­no­scen­za del­la mac­chi­na am­mi­ni­stra­ti­va al ser­vi­zio dei pa­ler­mi­ta­ni non ho avu­to dub­bi”.

“È indegno che una città dell’importanza di Palermo a due mesi dalle elezioni non abbia un candidato in campo – ha tuonato Calenda Ferrandelli è in campo, con una candidatura sostenuta da un programma serio e corposo”. “Cuffaro, Miccichè e compagnia non fanno parte del nostro perimetro – ha aggiunto Calenda – non è aperto al M5s , che è una sciagura come abbiamo visto a Roma con la Raggi. Agli amici del Pd dico abbandonate l’abbraccio ai 5stelle e venite con noi. Lo dico anche all’area moderata di centrodestra. Sono convinto che della città di Palermo non frega nulla e la utilizzino per la partita elettorale alla Regione”.              A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Totò Cuffaro: “L’onorevole Calenda continua a ripetere come un mantra che non vuole stare in coalizione con me e la Dc Nuova. Ma si è mai posto la domanda se io e la DC di Sicilia vogliamo stare in coalizione con lui? Io e la DC di Sicilia per agevolargli il compito gli diamo la risposta anche senza che si sia fatta la domanda. Non stiamo con chi non ci vuole e quindi non vogliamo stare in coalizione con Lui e Azione – afferma Cuffaro -. Stia sereno e si occupi, se ci riesce, di trovare con chi fare coalizione in Sicilia dato che per fare una coalizione e partecipare ad una tornata elettorale sono necessari i voti”.

Lapidaria la risposta a Calenda del coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè: “Non capisco perché Calenda continui a dire che Miccichè non fa parte del suo perimetro. È lui che non fa parte del nostro. La smetta di ripetere sempre lo stesso ritornello, perché, tra l’altro, io non l’ho mai conosciuto personalmente”.

 

 

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