Oddo (Psi): “Il comunismo è un avversario ancora più temibile per le democrazie liberali dell’occidente”

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Nino Oddo

L’invasione della Ucraina va contestualizzata non trattandosi di un evento circoscritto. La caduta del muro di Berlino e complessivamente l implosione dell’unione sovietica conseguenza del fallimento del comunismo come modello economico-politico che aveva pervaso il 900, aveva prodotto la nascita di tante repubbliche indipendenti nell’est europeo. Ma il comunismo per certi versi è ripartito. Riveduto e corretto. La ricetta, praticata in vaste aree orientali dalla Cina al Vietnam alla stessa Russia, prevede come prima la forte compressione delle libertà individuali, dalla libertà di stampa all esercizio di forme di opposizione al governo in carica. Ma l’autoritarismo politico stavolta si coniuga non più con una economia di Stato ma con una economia di mercato del tutto simile a quella praticata in tutte le democrazie occidentali. La ricetta funziona, favorita da un costo del lavoro molto basso e da una storica “disabitudine” in quei paesi rispetto alle libertà individuali.

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La Cina, al momento, si accontenta di “invadere” economicamente i paesi occidentali, con tassi di sviluppo esponenziali e la penetrazione strisciante all interno dei gangli vitali degli stessi apparati industriali di questi paesi, Italia compresa. La Russia invece va oltre, non si limita ad esportare, a caro prezzo, le proprie materie prime e punta decisamente a rimettere sotto la propria influenza quegli Stati che facevano parte del vecchio patto di Varsavia. Il comunismo versione anni 2000 è un avversario ancora più temibile per le democrazie liberali dell’occidente. Non si nutre di ideologie, ma pratica un pragmatismo esasperato. Stavolta sarà un avversario difficile da battere. È bene saperlo.

Nino Oddo vice segretario nazionale del PSI

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