Impianti sportivi comunali, il nuovo anno “regala” stangata delle tariffe

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“La delibera di Giunta che introduce le nuove tariffe con aumenti per gli impianti sportivi, in alcuni casi, superiori del 300% – dichiarano Dario Chinnici, capogruppo IV a Palazzo delle Aquile e Francesco Bertolino presidente Commissione Sport –  è l’ennesimo atto di arroganza e mancanza di visione della giunta che adotta provvedimenti emergenziali senza alcuna condivisione con le realtà coinvolte e il consiglio comunale. Così come già avvenuto con la proposta che prevede l’introduzione di un biglietto per lo Spasimo, anche in questo caso si aumentano i costi senza alcun progetto di rilancio, mantenendo servizi spesso indecenti, con il solo obiettivo di fare cassa. Ancora più grave, prevedere questo pesante aumento, in questo momento storico con impianti chiusi per cantieri infiniti o mai partiti, e nelle poche strutture aperte dove sono le società sportive che spesso si sostituiscono all’amministrazione nel rendere vivi gli impianti con attività e competizioni. Negli ultimi anni – concludono Chinnici e Bertolino – abbiamo assistito alla totale mancanza di organizzazione e programmazione con il paradosso di eventi svolti a porte chiuse con tribune inagibili, ed oggi si presenta alle società, che in questi anni sono state abbandonate, un ulteriore inaccettabile rincaro da parte di un’amministrazione sorda e incompetente”.

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“Aumenti anche del 300 per cento, tariffe più che raddoppiate, impianti sportivi che diventano una sorta di gioielleri, e a pagarne le spese sono sempre i soliti” – tuona Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo, che prosegue: “Così come ha fatto con la Tari, anche stavolta la Giunta guidata da Orlando sta cercando di colmare l’enorme voragine finanziaria dei conti comunali a discapito dei cittadini più deboli, che usufruiscono di uno dei pochissimi servizi finora funzionanti, sia pure con alti e bassi. E’ davvero incredibile che Orlando e soci, a pochi mesi dalla loro finalmente definitiva uscita di scena, continuino a vessare i palermitani con scelte scellerate, che non hanno né capo né coda e che penalizzano chi finora ha sempre pagato per quel poco, anzi pochissimo, che il Comune offre. Invece di mettere a reddito l’enorme patrimonio culturale comunale, invece di arginare l’enorme evasione fiscale che ha raggiunto livelli intollerabili, il sindaco – conclude Figuccia – dà addosso ai disabili, ai bambini, ai ragazzi più giovani che vogliono fare sport in una città dove gli spazi di aggregazione sono sempre di meno. Che idea geniale!”

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