Call center Alamviva Palermo, a rischio 570 posti di lavoro

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“Cosa pensa di fare il governo nazionale dei 570 operatori del call center Almaviva di Palermo che rischiano di perdere il posto di lavoro, dopo tanti anni di onorato servizio di customer service per Alitalia?”. Lo chiedono Raoul Russo, coordinatore provinciale, e Francesco Scarpinato, capogruppo al comune e coordinatore a Palermo di Fratelli d’Italia. “E’ incredibile come una nuova società, sostanzialmente pubblica, che opera con fondi statali e che subentra alla compagnia di bandiera – aggiungono Russo e Scarpinato – possa dimenticare e cancellare con un tratto di penna le clausole di salvaguardia sociale, previste dalla legge soprattutto per casi analoghi a questa situazione che coinvolge il call center di Palermo, che oggi non può perdere 570 posti di lavoro. Ita, la nuova compagni di bandiera parte male voltando le spalle ad operatori qualificati che hanno garantito in modo encomiabile un servizio essenziale”, concludono.

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“Nell’indifferenza generale -sottolinea dichiara il Presidente della Commissione Antimafia Claudio Fava  –  oltre 500 posti di lavoro sono a
fortissimo rischio. Si tratta dei lavoratori Almaviva che fornivano il servizio clienti per Alitalia e su cui non una parola è stata spesa dal nuovo vettore ITA. È fondamentale che i Governi nazionale e regionale si attivino immediatamente per il rispetto della clausola sociale e il passaggio
nella società vincitrice del servizio di assistenza. Occorre evitare una beffa atroce per i lavoratori e le lavoratrici cha hanno già pagato un prezzo altissimo con continue rinunce e sacrifici e che oggi rischiano di essere dimenticati”.

“Stupisce che Ita – affermano il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano –  nei comunicati ufficiali per annunciare oggi pomeriggio il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti, non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione. Siamo desiderosi di capire se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale”.

“Per la nuova compagnia ITA – evidenziano dichiarano i consiglieri comunali della Lega, Marianna Caronia e Igor Gelarda – è un pessimo inizio, a maggior ragione se si pensa che nasce grazie ai fondi stanziati dallo Stato. Non è pensabile che il primo passo della nuova società sia quello di costringere alla disoccupazione 500 lavoratori e lavoratrici palermitani. Per questo chiediamo che il Governo nazionale e quello regionale si attivino subito per l’applicazione delle clausole sociali, previste da una legge nazionale nata proprio a seguito di situazioni analoghe che hanno coinvolto il settore dei call center”.

“Oggi abbiamo appreso che la gestione del servizio clienti di ITA è stata assegnata a Covisian – dichiarano il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo -. Nei comunicati ufficiali della nuova azienda di trasporto purtroppo non si fa nessun riferimento al personale che fino ad aggi, per conto di Almavaviva, ha svolto con grande abnegazione e professionalità questo delicato e importante servizio. Permangono e si rafforzano le nostre preoccupazioni per il futuro dei lavoratori di Palermo.  Riteniamo pertanto dirimente l’apertura nei prossimi giorni di un tavolo istituzionale, già opportunamente richiesto dalle segreterie nazionali. Un tavolo che deve dare risposte concrete ai lavoratori garantendo loro una continuità occupazionale. ITA è una azienda pubblica e come tale no può sfuggire all’applicazione delle clausole sociali previste per legge e dal CCNL TLC.

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