Depurazione, un anno di mandato del Commissario Giugni: “Quasi 100  interventi in attuazione, una sfida per l’ambiente e lo sviluppo”

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Ottantanove interventi in corso di attuazione e sette cantieri terminati, per un carico generato complessivo di circa 5,2 milioni di abitanti equivalenti. A un anno esatto dal Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM 11 maggio 2020) che ha istituito la nuova Struttura  Commissariale guidata dal professor Maurizio Giugni, prosegue l’attività avviata nel triennio precedente dal Prof. Enrico Rolle, di messa in regola degli agglomerati in infrazione comunitaria per il mancato trattamento delle acque reflue urbane. Un’azione che si potrà incrementare anche con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che destina oltre 600 milioni di euro al tema della depurazione.

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Scattando un’istantanea sullo stato di avanzamento delle attività, sono oggi aperti 19 cantieri per la realizzazione di sistemi fognari, di collettamento  e depurazione. Quindici sono in Sicilia, uno in Calabria e tre nel Lazio. Sedici le gare di lavori in corso, la maggior parte (13) sempre in Sicilia, maggiore destinataria delle infrazioni. Sono complessivamente 54, invece, i progetti disponibili, tra quelli esecutivi e in corso di definizione. Quasi cento, quindi, i luoghi in cui la Struttura Commissariale sta operando contemporaneamente per rimediare in particolare a  un’infrazione – la 2004/2034 con sentenza di condanna C-251/17 – che costa 165.000 euro al giorno di multe comunitarie. Sono circa 150 i provvedimenti amministrativi presi dalla Struttura nel primo anno di lavoro e pubblicati sul sito, cui si sommano i bandi e gli avvisi delle varie procedure portate avanti nel tempo.

Attraverso lo Sblocca Cantieri (D.L. 14 ottobre 2019, n. 111) e la Legge Clima (12 dicembre 2019, n. 141), si è definita la nuova missione della Struttura del Commissario Unico Depurazione, che oggi si compone del Commissario Maurizio Giugni e dei due Subcommissari Stefano Vaccari e Riccardo Costanza. Alle due procedure su cui è intervenuta una sentenza di condanna (la 2004/2034 e la 2009/2034 sulle aree sensibili) si aggiungerà a breve l’attuazione degli interventi finalizzati a superare ulteriori due procedure in fase istruttoria (2014/2059 e 2017/2181), ampliando di molte decine di unità le procedure in capo alla Struttura. La Sicilia, con sessantasei interventi in corso di attuazione per le sole due prime procedure d’infrazione, è la Regione su cui è maggiormente concentrata l’azione della Struttura, con grandi opere da realizzare in quasi tutte le province, ma in particolare per gli schemi idraulico-ambientali di Palermo e dell’area  catanese, cui sono destinati ben 1,1 miliardi di euro sugli 1,8 complessivamente disponibili per l’isola.

“Credo che in questo tratto di strada – afferma il Commissario Giugni – abbiamo gettato le basi fondamentali, amministrative e tecniche, per un lavoro sempre più efficace negli anni a venire, quando arriveranno a una fase cruciale tantissimi interventi. Per vincere questa sfida avremmo bisogno di fasi di attraversamento procedurale più semplici e che vengano chiariti alcuni nodi quali la gestione dei depuratori dopo la realizzazione. La nostra sfida – aggiunge Giugni – non è soltanto quella della riduzione di costi per lo Stato, ma quella di contribuire a migliorare le condizioni ambientali e lo sviluppo territoriale, in linea con gli obiettivi del PNRR”.

In questo anno di attività sono state messe in atto dalla Struttura diverse  azioni: il rinnovo e potenziamento di convenzioni con realtà pubbliche quali Invitalia, Sogesid, Studiare Sviluppo e UTA, per il supporto all’attività commissariale: nelle procedure di gara, nella gestione tecnico-amministrativa, per la programmazione economico-finanziaria, negli espropri necessari ad aprire i cantieri. Sono state sottoscritte, per accelerare le attività, intese con il Provveditorato alle Opere Pubbliche Sicilia-Calabria, ma anche con ANCI Sicilia e Utilitalia per incrementare il grado di sensibilizzazione degli amministratori e dei portatori d’interesse, diffondendo conoscenze e innovazione nella gestione dei reflui e dei fanghi di depurazione.

Più di recente, a presidio della trasparenza e per velocizzare le procedure, il Commissario si è dotato – attraverso la Centrale di Committenza Invitalia – di un Sistema di Qualificazione per i progettisti che vogliano candidarsi ad affidamenti entro il milione di euro, così come di un nuovo Albo fornitori per lavori e servizi tecnici. Altro elenco in via di popolamento è quello per i Collegi Consultivi Tecnici, per individuare i professionisti esperti che dovranno comporli a norma del Decreto Semplificazioni. E’ stato inoltre attivato un nuovo sito istituzionale, con informazioni più semplici e complete. Presto una nuova sede operativa nel cuore di Roma potrà diventare il fulcro di tutte le attività tecniche del Commissario, che può contare – con il supporto di Sogesid – anche su sedi operative a Palermo, Catania, Napoli e Catanzaro.

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