Protezione civile, la Regione consegna cento mezzi al volontariato 

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Sono cento i mezzi che a Pergusa, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e del dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, sono stati consegnati alle organizzazioni di volontariato che hanno vinto il bando di assegnazione per il potenziamento della colonna mobile della Protezione civile. Si tratta di due tipologie di Pick-up 4×4, doppia cabina, 180cv, connessi tra loro da un sistema ricetrasmittente veicolare di ultima generazione e dotati di gancio traino.

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Cinquanta sono fuoristrada con modulo antincendio avanzato CAFS, per lo spegnimento dei fuochi tramite un mix di acqua e schiuma. L’altra metà è invece dotata di modulo ad acqua e pompa idrovora, utile quest’ultima a contrastare le conseguenze degli allagamenti.

Tutti i mezzi sono idonei a prestare supporto alle operazioni di spegnimento incendi dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale della Regione. Con la consegna dei nuovi mezzi, resa possibile grazie ai fondi europei del POC Fesr 2014-2020 per un finanziamento di quasi 10 milioni di euro, viene raddoppiata la capacità di reazione del sistema regionale di Protezione civile in caso di calamità. I cento mezzi consegnati oggi si aggiungono infatti ai 116, acquistati nel 2008, attualmente in servizio su tutto il territorio regionale.

“La Sicilia ha il diritto e il dovere di disporre di una Protezione civile efficiente e di un Volontariato preparato. Conviviamo con vari rischi e dobbiamo essere sempre pronti a gestire ogni emergenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel corso della consegna dei nuovi mezzi regionali affidati alle associazioni di volontariato.

“Tra qualche mese avremo altri mezzi da affidare ai volontari, che saranno anche ammessi ad appositi corsi di formazione e di addestramento”, ha aggiunto il governatore. “Se poi dovesse andare in porto il Centro regionale di Protezione civile nella vecchia Poggioreale, nei luoghi terremotati della Valle del Belice, potremo candidare la Sicilia a luogo di riferimento europeo in materia sismica e di soccorso”.

 

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