Decisione tribunale di Francoforte su utilizzo nome e immagine Falcone e Borsellino. Le reazioni di Orlando, Donato e Lo Monaco

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“La motivazione con cui il Tribunale di Francoforte ha giudicato che non è lesivo della memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il loro accostamento a personaggi mafiosi e l’uso dell’immagine per una pizzeria, è estremamente preoccupante – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

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“Affermare che l’utilizzo dell’immagine delle vittime di mafia sia più o meno lecito in base alla loro notorietà – aggiunge – è già grave perché lascia intendere che vi siano vittime di serie A e serie B. Ancor più discutibile è l’argomentazione della poca notorietà dei due magistrati in Germania, in considerazione proprio del fatto che Falcone e Borsellino sono oggi e lo erano già in vita ben noti in tutta Europa e oltre”.

“Pur nel rispetto delle prerogative della Magistratura tedesca, mi auguro che il nostro Governo esprima il proprio disappunto per quanto avvenuto – conclude Orlando –  confidando in una revisione di questa decisione che rischia peraltro di rappresentare un pericoloso precedente in quel Paese”.

“La notizia che un tribunale tedesco abbia negato ogni tutela all’onore del nome dei due più grandi eroi della storia della lotta alla mafia, come i giudici Falcone e Borsellino, suscita in me un’indignazione fortissima. Il nome dei due indiscussi eroi siciliani dev’essere tutelato da abusi e strumentalizzazioni in tutto il mondo, a iniziare dall’Europa. È quanto afferma l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato.

“L’importanza dell’esempio che essi hanno dato all’intera Sicilia, all’Italia e alle future generazioni ha un valore inestimabile, che va difeso e preservato. Mi rivolgo direttamente alle autorità tedesche perché intervengano prontamente per far rimuovere ogni elemento che umili di fatto la memoria dei nostri più cari concittadini, che hanno dato la vita per il bene della comunità”. “Invito il presidente Conte e il ministro Di Maio – conclude l’europarlamentare – a far sentire la voce del nostro Governo in difesa dei nostri valori e dei nostri simboli di legalità, coraggio e libertà”.

“Prima Falcone e Borsellino, poi Saetta e Livatino, ma anche Costa, Chinnici, Terranova o Mattarella, La Torre e tutti gli altri martiri di mafia. Caduti per una società più giusta, per la difesa dei più deboli. La sentenza di un tribunale tedesco che ha respinto il ricorso di Maria Falcone a tutela del nome di Falcone e Borsellino usato da una pizzeria a Francoforte sul Meno attacca l’antimafia nella sua essenza”, denuncia il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco. “Sono passati quasi 30 anni dalla morte di Falcone e il tema della lotta alla mafia non è più così sentito tra i cittadini”, scrivono i magistrati tedeschi. “Non deve passare questa devastante linea di distruzione della civiltà, del sentire comune – continua Lo Monaco – Perciò il Centro Pio La Torre è solidale con Maria Falcone e tutto il fronte antimafia in questa battaglia di civiltà contro l’ottusità di certa magistratura tedesca”.

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