Emesso oggi il francobollo del Palermo Calcio nel 120° anniversario della fondazione

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E’ stato emesso oggi, dal Ministero dello Sviluppo Economico, un francobollo appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato al Palermo Football Club S.p.A., nel 120° anniversario della fondazione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro (tiratura: quattrocentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari).

Banner Rag Giuseppe Pannullo

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Il bozzetto a cura di Francesco De Grandi.

La vignetta raffigura, in grafica stilizzata, lo Stadio Comunale Renzo Barbera di Palermo, noto anche con il nome “La Favorita”, su cui si evidenziano due silhouette di giocatori in azione di gioco, i cui profili, irregolari, richiamano le incisioni rupestri preistoriche delle grotte palermitane dell’Addaura. In alto, rispettivamente a destra e a sinistra, sono presenti il profilo di un’aquila, simbolo della squadra palermitana, e il logo del Palermo Football Club. Completano il francobollo la leggenda “120°ANNIVERSARIO PALERMO CALCIO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Palermo Ausonia. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente il francobollo singolo, una quartina di francobolli, una cartolina.

 

La nota di Dario Mirri Presidente del Palermo Football Club:

La storia del calcio a Palermo, almeno alle sue origini, è una storia di integrazione, di assimilazione culturale, perfettamente coerente con la storia della città. Il calcio, o meglio il foot-ball (col trattino, come si usava allora) viene dal mare, e con esso i suoi principali interpreti. Il calcio a Palermo nasce da un incrocio: è emblematico che la prima squadra locale si chiami Anglo Palermitan Athletic and Football Club. “Anglo” e “Palermitan” i due elementi di sintesi: rossoblù la prima camicia, come i colori della bandiera britannica, il calcio dei pionieri metafora di una fusione tra elementi. Di lì a poco il Palermo adotterà i colori che rimarranno per sempre il simbolo di un vessillo sportivo inconfondibile: “rosa come il dolce e nero come l’amaro”, come recita la celebre lettera di Giuseppe Airoldi a Giosuè Withaker.

Quando inizia la storia del Palermo? Il Giornale di Sicilia, nell’edizione del 19-20 dicembre 1900, riporta in un articolo firmato da Frank Rosso: «L’Athletic Club a Palermo. Il primo novembre si è fondato a Palermo l’Anglo – Palermitan Athletic and football club. L’A.P.A. Football Club ha il fine di promuovere il football, il cricket, il lawn tennis e altri sports. Presidente è Mister E.M. De Garston, vice console d’Inghilterra a Palermo. La sede dell’associazione è nella villa Carini, in via Emanuele Notarbartolo, presso il Giardino inglese. Colà sorge anche il campo dei giuochi. Un saluto ed un augurio a questo club, che sorge sotto i più lieti auspici. Il genere di sport a cui esso è dedicato è tenuto in grande onore in Inghilterra, in Francia e nei maggiori centri d’Europa. Anche a Palermo havvi molto a fare al riguardo, onde il nuovo club conta già un bel numero di soci ed il suo sorgere è stato salutato dalle più vive simpatie».

Da allora, la fede rosanero è diventata man mano parte del DNA di un’intera città e dei suoi figli sparsi in giro per il mondo. Una passione che va oltre l’aspetto puramente sportivo e che è oggi più una componente identitaria, una questione di appartenenza. A portarla avanti, in questi 120 anni di storia, sono stati, sono e saranno per sempre i tifosi, che tramandando tali valori di padre in figlio, sopravvivono idealmente a presidenti, allenatori e campioni indimenticati. A loro è dedicata questa ricorrenza, che non celebra solo l’anniversario di una squadra di calcio ma anche e soprattutto il compleanno di una storia d’amore, quella tra il Palermo e i palermitani, che non finirà mai.

Per celebrare il 120esimo anniversario dalla fondazione del Palermo, l’artista palermitano Francesco De Grandi, figlio peraltro dell’indimenticato centrocampista e storico allenatore rosanero Ninetto De Grandi, ha realizzato un’opera che racchiude in sé gli elementi iconici della fede sportiva palermitana: lo stadio Renzo Barbera, l’aquila e i giocatori: due sagome danzanti che evocano le incisioni rupestri delle grotte palermitane dell’Addaura, per suggerire ciò che di più arcaico c’è nell’idea dell’agonismo e della celebrazione della bellezza del corpo che compie il gesto atletico.

 

 

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