Rider, Nidil Cgil Palermo contesta l’accordo sottoscritto tra Assodelivery e Ugl: “Un testo che non porta alcun beneficio ai lavoratori”
“Un accordo che bocciamo nel merito e nel metodo e faremo di tutto per contrastarne l’applicazione. A Palermo sono presenti oltre 500 rider che operano nelle piattaforme e che lavorano con diverse tipologie contrattuali. Non capiamo, soprattutto per i co.co.co, questo accordo che effetti potrà avere”.
Ad affermarlo è il segretario Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso, che commenta la sottoscrizione dell’accordo nazionale tra Assodelivery e l’Ugl sul lavoro dei rider. “Siamo stupiti che il vice presidente di Assodelivery, Giovanni Imburgia, amministratore della palermitana Socialfood, dopo nostre ripetute richieste di incontro inviate tramite posta elettronica e Pec, dopo due scioperi e una convocazione all’ispettorato del lavoro, abbia deciso di firmare un accordo con un sindacato che non ha iscritti a Palermo mentre con noi, che abbiamo 40 iscritti con Socialfood, non abbia voluto dialogare”.
Un accordo che Cgil, Cisl e Uil bocciano su tutti i fronti. “Siamo stupiti di questa apertura dell’amministratore di Socialfood nei confronti di un sindacato così poco rappresentativo e, visto che si discute tanto di diritti, ci chiediamo come mai i lavoratori di Socialfoood, tutti collaboratori co.co.co, non abbiano mai ricevuto una busta paga e che alcuni di loro siano stati alcuni esclusi dall’attività lavorativa per presunte ritorsioni sindacali. Inoltre, chiediamo perché Imburgia non abbia voluto riconoscere a Nidil Cgil i propri 40 iscritti, che hanno diritto di iscriversi al sindacato”.
Nidil Cgil Palermo contesta integralmente la sottoscrizione dell’accordo. “Si profila la scelta di un sindacato di comodo da parte di Assodelivery: l’Ugl non ha alcuna rappresentanza, almeno nella città di Palermo, e non esistono criteri per misurarla a livello nazionale – aggiunge Gattuso – Assodelivery, inoltre, ha deciso di firmare dopo un incontro già aperto al ministero con Cgil, Cisl Uil. Nel merito, il rapporto di lavoro rimane prettamente autonomo, viene istituita una finta paga oraria, le domeniche non vengono considerate come festivi e il lavoro notturno riconosciuto soltanto dopo la mezzanotte”.
Nei prossimi giorni Nidil Cgil Palermo organizzerà assemblee e volantinaggi informativi. “Intendiamo fermare questo accordo, che non porta alcun beneficio ai lavoratori e che non è stato discusso né con loro né con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative – prosegue Gattuso – Oltre a questo, siamo pronti a portare avanti anche a livello legale tutte le azioni volte alla tutela dei lavoratori, a partire dal riconoscimento delle buste paga dei lavoratori di Socialfood e in alcuni casi anche a procedere con vertenze legali individuali”.
Dei Rider si parlerà anche all’iniziativa del 18 settembre di Cgil, Cisl, Uil al Foro Italico “Ripartire dal lavoro”: un delegato sindacale dei rider di Nidil Cgil Palermo interverrà per raccontare la situazione di estrema precarietà dei ciclofattorini palermitani e le prime conquiste in tema dei diritti ottenute tramite il sindacato.