Palermo, consiglio comunale. Al centro del dibattito tre temi principali: l’alluvione del 15 luglio, la situazione del cimitero di Santa Maria dei Rotoli e la concessione dello Stadio
Nei suoi interventi, prima e dopo quello dei rappresentanti dei diversi gruppi di consiliari, il sindaco ha affrontato i tre argomenti distintamente.
Relativamente al nubifragio, Orlando ha affermato che “si è trattato della pioggia più violenta degli ultimi 150 anni. Nonostante questo e nonostante la totale assenza di allarme da parte della Protezione civile regionale non vi è stata alcuna vittima, Grazie anche al coraggio e al pronto intervento di tantissima persona che si sono adoperate per aiutare e salvare le persone in difficoltà. Fra questi, tanti agenti di polizia e semplici cittadini”.
Sulla mancata allerta, il sindaco ha affermato che “abbiamo subito questa “tempesta perfetta” senza essere stati avvertiti dalla Protezione civile regionale. Il bollettino della protezione civile di giorno 14 recava “verde” e la cosa singolare è che il bollettino delle 16.25 di giorno 15, dopo che da un’ora circa c’erano precipitazioni, segnava “verde in miglioramento”. Nel frattempo, io, avendo visto la pioggia, avevo già telefonato alla polizia municipale ed alla protezione civile comunale, chiedendo loro di intervenire. Sin dalle prime ore, c’è stato un intervento massiccio da parte di RAP, Coime, Protezione Civile per assistere quanti erano in difficoltà”.
Ancora in tema di prevenzione, il sindaco ha affermato che “c’è un progetto presentato da tempo dall’Amap, ma che non si è potuto mettere in gara perché i poteri sono commissariali, che riguarda la ristrutturazione del ferro di cavallo, fondamentale per affrontare emergenze come quelle che si sono verificate il 15 luglio”.
Infine Orlando ha preannunciato una relazione che sarà trasmessa, oltre che al Consiglio comunale, anche alla Procura della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica.
Nella replica, il sindaco ha affermato di avere “sempre sostenuto l’inaffidabilità del commissariamento e sempre manifestato le perplessità in occasione di incontro con ministri ed esponenti dei vari governi nazionali che si sono succeduti da quella data”.
Il primo cittadino del capoluogo siciliano ha inoltre ribadito il suo ringraziamento “ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alla Polizia municipale, all’Amap, alla RAP, al Coime e alla Reset, per la pronta risposta nonostante l’assenza di preallerta”.
“Bisognerebbe fare una riflessione seria sugli effetti del cambiamento climatico e sulle ferite inferte alla città dall’abusivismo edilizio – ha affermato Barbara Evola ( Sinistra Comune) – per spiegare l’alluvione dei giorni scorsi. Serve anche una accellerazione e per questo chiediamo al sindaco di adoperarsi in tutte le sedi per chiedere ai commissari di avviare le opere necessarie alla città. Molti di quelli che oggi strumentantalmente attaccano il Sindaco e ne chiedono le dimissioni hanno governato questa città per oltre 10 anni consecutivi, occupandosi poco di tutela del territorio e molto di cementificazione del territorio. Questa città paga e pagherà sempre lo scotto di politiche dissennate che hanno ingrassato soltanto gli interessi affaristico-mafiosi. Certo la storia non ci esime dalle responsabilità. Occorre ragionare su una progettazione nuova che guardi alla prevezione e alla tutela del territorio alla luce di quelle trasformazioni climatiche che non possiamo continuare ad ignorare, classificando come fenomeni eventi sempre più frequenti”.
“Oggi in consiglio il sindaco Orlando – ha evidenziato Igor Gelarda (Lega) – non ha dato nessuna risposta chiara alla città. Ci saremmo aspettati, dopo la sfiorata tragedia dell’alluvione, dopo la vergogna delle bare accatastate ai Rotoli, dopo che il Palermo rischia di non potere giocare allo stadio Barbera, uno scatto di orgoglio del sindaco. Ci saremmo aspettati risposte chiare e soprattutto delle idee su come affrontare, nell immediato, alcune emergenze. Invece si è limitato ad una relazione di pochi minuti, con idee che sono apparse confuse e, soprattutto, senza proposte chiare. È evidente che ormai il sindaco non ha e non sa più cosa dire, la sua giunta è alla deriva. La sua politica è al capolinea. Farebbe bene a sé stesso e alla città se si dimettesse. Domani, insieme a tutta la compagine dell opposizione, presenteremo ufficialmente la mozione di sfiducia. Speriamo in una presa di coscienza dei consiglieri di maggioranza che siamo sicuri che amano Palermo tanto quanto quelli dell’opposizione, e non possono permettere che Palermo perisca in questo modo. Abbiamo il dovere di salvare questa città – conclude – dalla non-politica orlandiana”.
“Ho già sottolineato la necessità che vi sia una commissione d’inchiesta che in modo trasparente e non partigiano, avvalendosi di informazioni e dati tecnici, analizzi quanto è successo giorno 15 . ha detto Marianna Caronia (Gruppo Misto) – perché la città non si trovi a dover subire nuovamente simili ferite. Dalla mancata allerta, all’insufficienza degli impianti di sollevamento delle acque piovane nei sottopassi, fino ai ritardi dei progetti per trovare soluzioni strutturali ai problemi fognari della città, non possiamo più aspettare di avere un quadro completo, che indichi responsabilità e soprattutto cose concrete da fare al più presto”.