Coronavirus. Messina (Ugl): “Anticipare apertura filiera benessere, commercio e turismo”
“Chiediamo l’intervento del Presidente Musumeci per dare il via all’apertura anticipata delle attività di parrucchieri, estetisti, commercio e attività turistiche, che rispettino determinate condizioni, indispensabile per scongiurare il collasso a causa degli ingenti danni subiti con il protrarsi delle disposizioni di chiusura per l’emergenza Covid-19”. A dichiararlo il Segretario Regionale Ugl Sicilia, Giuseppe Messina ed il Segretario regionale Ugl Terziario, Vita Fiorino.
“Il nuovo decreto emanato, pochi giorni fa dal Governo centrale,” – aggiunge Messina – rischia di produrre una catastrofe economia e sociale in Sicilia dopo le chiusure forzate degli ultimi due mesi e non possiamo permettercelo, il Governatore Musumeci intervenga per salvaguardare il settore”.
“L’Ugl propone che vengano prese in considerazione, con un’attenta analisi caso per caso, le possibilità di riapertura degli esercizi commerciali di Parrucchieri, Estetisti e attività commerciali – chiarisce Vita Fiorino – valutando dette attività in base all’ampiezza dei locali commerciali e alla capacità delle stesse di garantire il rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie”.
“È ovvio che gli ingenti costi di gestione che dette attività si trovano a dover affrontare giornalmente, tra utenze, fornitori, affitti, mettono a rischio la loro stessa sopravvivenza – rilancia il Segretario Ugl Terziario Sicilia – chiediamo al governo regionale incentivi per rispondere alle difficoltà della riapertura”.
Chi ha a disposizione locali adeguati e riadattabili, che garantisce l’utilizzo di dispositivi di protezione, che riduce il numero di accessi, verificabili tramite un apposito registro, è in grado di operare in assoluta sicurezza anche per il cliente – sostiene la Fiorino – e dovrebbe avere la possibilità di riaprire e tornare ad essere produttivo, per il bene non solo dell’attività in sé ma anche dei suoi dipendenti e clienti con interventi regionali mirati ad aiuti per sostenere il costo di investimento per la sicurezza complessiva dell’attività.
La Sicilia vive di Turismo e servizi connessi, le bellezze che tutti ci invidiano e che ancora per alcuni mesi difficilmente saranno fruibili e la già fragile economia della Sicilia rischia una mazzata di miliardi di euro; sempre se davvero si potrà ripartire in estate – rilancia il Segretario del Terziario dell’Ugl – e l’emergenza Coronavirus rischia di dare un colpo mortale all’Isola, alle sue aziende, alle sue attività commerciali, ai suoi lavoratori, azzerando interi comparti come il turismo, che aveva registrato segnali di ripresa importanti e che, a cascata, aveva incrementato l’apertura di altre attività collegate.
“Il turismo è il settore maggiormente penalizzato dalla crisi dovuta al Coronavirus, prenotazioni annullate con una perdita di fatturato quantificata già intorno a 600/700 milioni di euro – sottolinea – di questo passo il sistema rischia il collasso entro 2 o 3 mesi perché la crisi del turismo non coinvolge solo chi parte ma, anche e soprattutto il personale impiegato, molti dei quali stagionali ed ad oggi fuori dagli ammortizzatori sociali per i quali abbiamo chiesto al Governo regionale l’estensione della tutela con apposita norma al vaglio del parlamento siciliano”.
“Dobbiamo ripartire, prima possibile, dalla Sicilia e proprio dal turismo – conclude la Fiorino – e per ripartire il Governo regionale deve intervenire con incentivi alle imprese turistiche, tra cui un contributo a fondo perduto per le spese di riapertura (compresi gli adeguamenti per la sicurezza) e l’azzeramento della contribuzione per le assunzioni del personale per la stagione turistica 2020”.