Coronavirus. Interrogazione Pd all’Ars: la Regione si attivi subito per superare i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione
“La Regione attivi tutte le misure necessarie, anche in relazione al rapporto con l’Inps e con gli istituti di credito, per garantire nel più breve tempo possibile l’erogazione degli assegni della cassa integrazione per i lavoratori e le imprese siciliane”. Lo chiede il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo che, insieme con gli altri deputati regionali del gruppo ha presentato una interrogazione rivolta al presidente della Regione ed all’assessore al Lavoro in merito ai ritardi che si stanno verificando in Sicilia.
“Occorre potenziare gli Uffici provinciali del Lavoro e accelerare le procedure per il rilascio delle casse integrazioni”, aggiunge Lupo che nell’interrogazione ricorda che in base ad un accordo fra Inps e Abi, le banche possono concedere un anticipo dell’importo della cassa integrazione subito dopo che la trasmissione del decreto dalla Regione all’Inps.
“Servono misure urgenti per snellire le procedure e garantire al più presto il pagamento della cassa integrazione in deroga – dice Lupo – c’è chi ormai non percepisce liquidità da settimane e non sa più come andare avanti: se venissero confermate le notizie diffuse oggi sull’erogazione degli assegni solo a metà maggio, saremmo di fronte ad un problema causato da ritardi della macchina regionale che appesantirebbe ancora di più gli effetti dell’emergenza Coronavirus, determinando una situazione di ulteriore difficoltà per le aziende, i lavoratori e le loro famiglie”.
“Da domani i nove Centri per l’impiego della Sicilia, con oltre 140 persone – dichiara l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone – inizieranno a trasferire all’Inps i primi 1.400 decreti per il pagamento della Cassa integrazione in deroga. Dalla prossima settimana, gli uffici lavoreranno da duemila a duemilacinquecento decreti al giorno, tutti trasferiti in rigoroso rispetto cronologico”.
“Notizie di inquietudine – continua il componente del governo Musumeci – sono consentite, notizie di strumentalizzazione rispetto a un problema così delicato, che riguarda la gente che ha difficoltà non solo ad aspettare un 27 che non arriverà, ma a sfamare la propria famiglia, non sono consentite a nessuno”.
“Ogni pentagramma – prosegue l’assessore – ha le sue note, nel pentagramma della politica spesso le note sono la polemica. Alcune volte anche fuoriluogo. Leggiamo in questo momento dichiarazioni, affermazioni, sulla Cassa integrazione in deroga: un’opportunità che viene data alle piccole aziende, alle aziende private con meno di cinque dipendenti, in alcuni settori. Rispetto a questo ambito, la Sicilia ha giocato una partita non solo importante e rigorosa, ma anche attenta e ricca di risultati”.
Per prima cosa la Regione ha cercato le risorse: la prima tranche ha superato i 108 milioni di euro, la seconda i 100 milioni di euro e complessivamente ci saranno a disposizione 300 milioni di euro, per una platea di percettori che dovrebbe superare le 220mila persone.
“Siamo partiti – sottolinea ancora Scavone – con un sistema molto attento, con una piattaforma informatica. Abbiamo verificato le procedure, le abbiamo semplificate, oltre a incontrare oltre cinquanta tra organizzazioni sindacali, datoriali e anche professionali. Abbiamo risposto come Regione a circa ottocento mail nel weekend, che ha preceduto l’avvio della Cassa integrazione in deroga. Proprio in queste ore con l’Inps – conclude – abbiamo integrato i sistemi informatici, quindi nessuna polemica sui sistemi che non dialogano”.