L’amministrazione della giustizia ai tempi del Coronavirus

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L’amministrazione della giustizia, come altri settori pubblici essenziali, sta continuando ad assicurare ai cittadini il servizio giustizia, garantendo il regolare esercizio della giurisdizione. Nel settore della giurisdizione penale, nell’ambito del quale il sottoscritto presta servizio, la legislazione d’urgenza ha garantito la trattazione, su richiesta degli imputati, delle seguenti categorie di processi:
  • Processi con imputati detenuti;
  • Udienze di convalida dei provvedimenti di arresto in flagranza e di fermo.
  • Processi nei confronti di imputati minorenni.
  • Processi in materia di misure di prevenzione.
Sono stati adottati moduli organizzativi volti a fare in modo che nell’ambito di tali processi la presenza degli imputati sia garantita con i ricorso a viedocollegamenti da remoto.
Gli altri processi sono sospesi e rimangono sospesi i termini di durata della custodia cautelare per gli imputati che non chiedono espressamente la trattazione dei procedimenti che li riguardano.
I servizi di cancelleria sono assicurati mediante il ricorso a una turnazione del personale amministrativo che tenga conto dell’esigenza di salute dei dipendenti, nonché degli avvocati e degli altri utenti.
Ritengo che si tratti di misure indispensabili ad assicurare agli imputati detenuti il diritto a una ragionevole durata del processo e di durata della custodia cautelare preventiva, nel rispetto dei principi Costituzionali e della normativa CEDU.
A ogni cittadino deve essere riconosciuto il diritto a conoscere l’esito del giudizio a suo carico in tempi ragionevoli, ma laddove alla sofferenza della sottoposizione a giudizio si aggiunge quella della detenzione, tale diritto assume una esponenziale crescita delle esigenze di garanzia.  Si può ulteriormente riflettere sull’opportunità di altri interventi, ipotizzando in astratto la diversificazione del regime giuridico della sospensione dei termini di custodia cautelare in ragione della gravità e dell’allarme sociale di taluni reati.
In ogni caso è necessario tributare un ringraziamento sentito alla Polizia Penitenziaria, all’Arma dei Carabinieri, e alla Polizia Giudiziaria in genere, nonché a tutto il personale amministrativo e ausiliario che in questi giorni ci ha consentito di garantire i suddetti servizi.
                                                                                       Nicola Aiello
                                           Giudice della V Sezione Penale del Tribunale di Palermo  

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