La notizia del virus proveniente dalla Cina e che già nel paese di origine ha mietuto un centinaio di vittime, mi suggerisce una riflessione: oggi ci siamo e domani non si sa.
Questa considerazione dovrebbe essere la nostra motivazione intrinseca, ossia quella voglia di godere della nostra vita e non perdersi nei problemi, ancor peggio quando risultano “finti problemi”. Certo non vi è alcun dubbio che la vita è costellata da problematiche, di differente natura e di differente gravità. Però il punto di svolta è sempre la reazione che mettiamo in atto di fronte al problema. Una reattività dettata dal solo “impulso” deve avere una durata breve, se non brevissima perché non porta certamente verso la prospettiva di cambiamento, ma forse di presa di coscienza, ma ancora non di accettazione.
Ogni problema che riusciamo prima a vedere come tale e poi a considerare prova per superare noi stessi, le nostre paure, e perché no a vivere la vita ogni giorno pienamente spesso ci risulta troppo impegnativo. Ma in che senso?
Ognuno di noi, proprio per i tanti problemi che ha dovuto risolvere o peggio accettare passivamente, perché ritenuti impossibili, si è creato una “zona sicura” dalla quale sempre più difficilmente riesce a separarsi. Questa zona franca, che molto spesso consiste in un’abitudine comportamentale che risultando sicura per se stessi e anche , ma non di meno, per chi ci circonda, continuiamo a perpretare.
È vero che siamo al sicuro, ma è anche vero che ci stiamo perdendo un sacco di cose, persone, emozioni, spettacoli, obiettivi nuovi, che stimoleranno certamente la nostra mente e anche il nostro corpo.
Lo so, pensate che dopo tutto non vale mai la pena di fare nuove conoscenze, oppure “io sto benissimo come sto“, o ancora “tutte le volte che ci ho provato, non è andata bene“. Ne sono consapevole, ma non possiamo arrenderci. Anche la vicenda triste di “Black Mamba”, grande giocatore di basket NBA, la dipartita improvvisa di Kobe Bryant e della sua figlioletta e tantissime altre situazioni che continuamente ci investono con una quantità di tristezza e dolore, non devono e non possono farci arrendere. La vita è una e una sola, vivila, con ardore, passione, mordendola ogni giorno, solo così potrà regalarci altro oltre la tristezza e il dolore, la precarietà e l’incertezza, la rassegnazione o la bolla di finta sicurezza che non esiste e non esisterà mai negli eventi, ma solo in noi stessi nel piacere di vivere, di mangiare, di fare all’amore, di conoscere, di gioire per la tanta, mai troppa vita che ci circonda. Buona vita.
Condivido in pieno la vita è una e merita di essere vissuta… Non bisogna privarsi di nulla per paura… quella paura ci frena non ci fa godere in pieno le meraviglie della vita.
Il mio commento ?! SUPERLATIVA !! Complimenti Tiziana Di Cola 🙂