Atmosfera surreale e avveniristica per Nek al Teatro Golden di Palermo

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Si è esibito sabato scorso, al Teatro Golden di Palermo, il cantante Filippo Neviani meglio conosciuto come Nek. Si è trattata di una delle due tappe siciliane (l’altra due giorni prima a Catania) del tour che sta tenendo impegnato il cantante in una serie di concerti in giro per l’Europa. L’occasione è anche quella di presentare il suo ultimo album dal titolo Il mio gioco preferito-parte I che prevede ad aprile l’uscita della seconda parte secondo una moda, il concept, in uso di questi tempi. Lo scopo penso sia quello di tenere alta la tensione dei fans nel godimento dei brani già usciti e nello stesso tempo nella frenesia dell’attesa di altri.

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Devo dire che il concerto palermitano è stato di buon livello sia per la durata (due ore senza interruzione) sia per la scaletta dei brani che comprendeva alcuni del nuovo album e altri vecchi successi e sia per l’ottimo livello tecnico dei musicisti che accompagnavano l’artista. Tra questi particolarmente efficace il batterista Galloni e brava e sensuale la bassista senza nulla togliere ai due bravi chitarristi. Il momento più originale del concerto si è avuto proprio grazie alla presenza contemporanea dei musicisti e dello stesso Nek alle prese con uno strumento elettronico che, unito alle luci psichedeliche, conferiva al brano eseguito un’atmosfera surreale e avveniristica.

Per quanto riguarda le canzoni del suo repertorio classico, Nek ha rivelato d’avere fatto sceglierne alcune ai suoi fans con un sondaggio e fra le sue classiche ha cantato Laura non c’è, Fatti avanti amore, Unici, Differente. Ha eseguito anche la bellissima Se Telefonando di Maurizio Costanzo, Ghigo De Chiara ed Ennio Morricone che Mina cantò nel 1966 e che per una felice intuizione della moglie del cantante, dal 2015 è entrata a far parte del suo repertorio al punto che, come lui stesso ha dichiarato, i giovani pensano che sia stata scritta da lui e cantata solo da lui.

Effettivamente fra tutte le cover di questa splendida canzone, che fra gli altri è stata reinterpretata anche da Claudio Baglioni, Orietta Berti e Franco Battiato questa di Nek è la più moderna e la più intrigante. Bellissima la partecipazione in sala da parte del numeroso pubblico che durante la serata ha anche creato una bellissima atmosfera con luci colorate attuate con la torcia dei telefonini e post-it colorati a coprire, che non facevano rimpiangere l’accensione degli accendini dei concerti dei nostri tempi. Alla fine tanti bambini sono saliti sul palco per farsi abbracciare dal cantante che si è rivelato davvero simpatico e accondiscendente, sottoponendosi a varie fotografie e dispensando baci alle numerose fans di ogni età.

D’altra parte la longevità di un artista non è legata soltanto alle capacità vocali e musicali e alla sua produzione artistica ma anche alle sue qualità umane che possiede e Nek ha dimostrato di averne da vendere.

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