Palermo, in bilico la stabilizzazione di 144 precari, Italia Viva: “Fondamentale approvare il bilancio consolidato per il bene della città”

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Entro il 31 dicembre inderogabilmente deve essere approvato il bilancio consolidato 2018 del comune di Palermo, in bilico la stabilizzazione di 144 precari, di cui 110 Asu ex 331 e 34 Asu Palermo Lavoro, se non si approva entro i tempi, poiché  il comune è deficitario, non è possibile rimandarlo al prossimo anno.

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“Ancora una volta ci troviamo a discutere con l’acqua alla gola, per potere approvare entro i termini stabiliti per legge, un documento fondamentale per la città – spiegano dal gruppo consiliare Italia Viva – è importante approvare questi atti in un tempo utile per poter garantire i lavoratori che da tempo attendono di essere stabilizzati”.

“L’atto non si è ancora discusso a causa della forzatura di un gruppo politico che strumentalmente ha alimentato polemiche con le minoranze facendo mancare il numero legale, percorso non condiviso con gli altri gruppi politici creando un’ulteriore frattura con la maggioranza”. “Proprio per l’importanza che ha questo documento per Palermo non faremo mancare la nostra presenza e auspichiamo al senso di responsabilità che le minoranze fino ad oggi hanno sempre dimostrato”.

“Lo stallo del coniglio comunale di Palermo, che neanche oggi ha discusso il bilancio consolidato, rischia di avere un’unica conseguenza: non consentire la stabilizzazione di 144 lavoratori precari che pagheranno a caro prezzo le beghe politiche che impantanano Sala delle Lapidi”. Lo dicono, in una nota, Nicola Scaglione e Giuseppe Badagliacca del Csa-Cisal, dopo che il consiglio comunale di Palermo questa mattina ha rinviato a domani la seduta.
 “La maggioranza è spaccata e le opposizioni sono sull’Aventino per la Ztl – continuano Badaglicca e Scaglione – con l’unico risultato che si rischiano le stabilizzazioni che, lo ricordiamo, vanno espletate entro domani. Da giorni chiediamo un atto di responsabilità a tutte le forze politiche e per questo avevamo chiesto di approvare in anticipo la manovra, visto che poi ci sono i tempi tecnici degli uffici per la redazione e la firma dei contratti. Si gioca con la vita dei lavoratori, chiediamo l’immediato intervento del sindaco”.

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