Consulta giovanile regionale, all’Ars varata la legge, Forza Italia: “Puntiamo sui giovani per ridare futuro alla nostra terra”

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Giovanni Tarantino e Tommaso Calderone

“Oggi è passato a Sala d’Ercole il disegno di legge per la costituzione della consulta giovanile regionale. Stimolati da Forza Italia Giovani, abbiamo presentato un subemendamento  accolto favorevolmente, che fissa il tetto d’età con il quale è stata mantenuta l’età di ingresso – sedici anni – e vincolata quella di uscita – ventotto anni – non  prevista nel testo originario del ddl”. A riferirlo è il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone, a seguito di una costruttiva interlocuzione con i giovani del partito, culminata con la presentazione di un subemendamento incluso nel testo approvato oggi a Sala D’Ercole, il quale sancisce la costituzione della Consulta giovanile regionale.
Soddisfazione anche dal Vice coordinatore di Forza Italia Giovani a Palermo, Giovanni Tarantino: “Finalmente si legittima la Consulta regionale, nella considerazione che in precedenza ci sono stati degli abusi. Ringrazio i promotori del ddl che oggi è legge, l’on. Giuseppe Milazzo – primo firmatario – e l’on. Stefano Pellegrino. Siamo favorevoli non solo alla gratuità della partecipazione giovanile all’interno della Consulta – come proposto da Fratelli d’Italia con un proprio emendamento –  ma abbiamo fortemente voluto inserire un subemendamento grazie al quale non è previsto nessun rimborso spese. D’altronde, la politica non si fa per guardare al proprio interesse economico, bensì per offrire alla collettività  un servizio, con dedizione e impegno”.
“Sono lieto che l’Ars abbia approvato all’unanimità il disegno di legge che istituisce la Consulta regionale giovanile, che può diventare uno strumento fondamentale per l’elaborazione di progetti che consentano di porre fine all’emigrazioni delle nostre migliori intelligenze”. Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. “Un obiettivo – ha concluso Miccichè – che ho sostenuto fin dall’inizio, anche perché colpito dalla voglia dei giovani, che hanno promosso il disegno di legge, di impegnarsi per migliorare la nostra società”. 

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