La Fondazione Giglio diventa digitale: si parte dalla cartella clinica
La Fondazione Istituto Giglio di Cefalù diventa totalmente digitale. E’ stato affidato l’appalto per la digitalizzazione dell’Istituto al raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) guidato da Ebit srl di Genova per un importo complessivo di euro 4 milioni e 143 mila euro. Il contratto ha la durata di 5 anni ed include la fornitura di software e apparecchiature, assistenza, manutenzione e formazione.
“Una rivoluzione nell’organizzazione sia interna che in termini di servizi al paziente – ha spiegato il presidente Giovanni Albano – che vede un investimento strategico in innovazione tecnologica e di processo”.
Niente più carta quindi, partendo dalla cartella clinica del paziente che sarà totalmente digitalizzata. Arriva, infatti, il dossier elettronico aziendale del paziente. Uno strumento informatico integrato che raccoglie i dati in occasione di qualsiasi contatto con la struttura sanitaria. Il dossier sarà accessibile online è potrà essere consultato per qualsiasi esigenza clinica e dal portale web della struttura sanitaria.
Il cittadino avrà accesso a tutti i referti e alle prenotazioni. Anche su questo punto un vero cambio di passo. Il cittadino potrà prenotare online, tramite un App, inserita nel progetto, la prestazione specialistica scegliendo giorno ed orario. Le agende delle prenotazioni diventeranno tutte digitali e disponibili online. Sarà anche possibile pagare ticket o la prestazione libero professionale direttamente dall’applicazione.
“E’ stata pensata un’unica architettura di sistema per l’azienda – ha rilevato l’ingegnere Daniela Salvaggio, responsabile dei sistemi informativi del Giglio – orientata al paziente, ai processi interni, alla flessibilità, adattabile alle esigenze dell’Istituto, scalabile, implementabile con grande facilità di utilizzo. La cartella clinica – ha aggiunto l’ingegnere Salvaggio – verrà collegata con tutte le apparecchiature sanitarie per la raccolta dei parametri clinici in tempo reale. Ciò consentirà di azzerare qualsiasi errore – ha sottolineato – che poteva scaturire dalla trascrizione manuale dei dati”.
I reparti saranno dotati di tablet per la terapia e la raccolta dati al letto del paziente, di tavolette per l’acquisizione della firma e di totem touch screen. Saranno digitalizzati anche tutti i processi amministrativi con l’eliminazione del cartaceo. La sottoscrizione dei documenti sarà digitale con archiviazione in cloud.
La messa in opera del nuovo sistema informatico sarà realizzata step by step con lo switch off completo al nuovo sistema digitale a dicembre 2020. La Rti è composta da Ebit s.r.l. (azienda capofila), Consis Soc. Cons. A.r.L. di Bari, Tesi Elettronica e Sistemi Informativi S.p.A. di Milano, Olomedia s.r.l. di Palermo.
Il presidente Albano, infine, ha espresso “apprezzamento all’ingegnere Salvaggio e a tutti i componenti del servizio informatico, al responsabile del procedimento Angela Capuana e alla collaboratrice Loredana Barracato per il lavoro svolto che ha consentito alla Fondazione di acquisire questa infrastruttura strategica”.